
I 299 lavoratori dello stabilimento Beko di Siena sono in lotta da settembre dell’anno scorso per avere garanzie sul loro futuro
Vertenza Beko: nuova trasferta a Roma per i sindacati, che oggi saranno al ministero del Lavoro per esaminare la bozza di procedura inerente l’avvio degli ammortizzatori sociali e degli incentivi alle uscite volontarie a partire dal primo gennaio 2026.
I rappresentanti dei 299 lavoratori dello stabilimento di viale Toselli, l’unico oggi al centro del tavolo con i tecnici del ministero, si presenteranno stamattina all’incontro forti della pubblicazione venerdì scorso in Gazzetta Ufficiale del decreto legge, in cui si conferma l’estensione fino al 31 dicembre 2027 della cassa integrazione a zero ore per le aziende in Italia con almeno mille dipendenti. Un punto fermo quindi da cui partire per rilanciare i temi dell’accordo-quadro firmato al ministero delle Imprese e del made in Italy lo scorso 14 aprile, ovvero l’acquisizione del sito di viale Toselli da parte di Invitalia con il Comune di Siena e la ricerca di un nuovo soggetto imprenditoriale, in grado di garantire la reindustrializzazione dello stabilimento con un progetto serio e concreto.
Dal canto loro, i sindacati senesi non intendono retrocedere sulla necessità di attivare la cassa integrazione a zero ore non per cessazione dell’attività produttiva, annunciata da Beko Europe entro il 31 dicembre di quest’anno, ma in presenza di continuità della produzione, alla luce dell’impegno assunto dal ministro Adolfo Urso per il rilancio industriale del sito di Siena.
Il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, dopo la pubblicazione del decreto legge in Gazzetta Ufficiale, ha sottolineato: "I tempi sono stati rispettati e i contenuti resi noti anche a margine delle ultime richieste e preoccupazioni giunte dai sindacati. L’attenzione al territorio non si dimostra con visite spot sul posto, servono azioni concrete". E ancora: "Non ho mai dubitato dell’approvazione di questo decreto legge, una misura attesa che abbraccia diverse crisi aziendali: il Governo ha mantenuto gli impegni presi con i lavoratori di Beko e con la nostra città". E infine: "Questo è il primo decisivo passo, ora con il supporto del Governo e di tutte le istituzioni del territorio, dobbiamo proseguire e arrivare in fondo a questa battaglia: mantenere a Siena un polo industriale storico per il tessuto produttivo del territorio".
Intanto sembra sfumare, almeno per il momento, la possibilità di una visita del ministro Urso allo stabilimento di viale Toselli, attesa in origine per giovedì 3 luglio.