ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

La Stazione vecchia abbandonata aspetta ancora l’avvio del recupero

Facciata disastrata, intonaco a terra: brutto biglietto da visita in viale Mazzini

La Stazione vecchia, vuoto da oltre un anno e in attesa di recupero

La Stazione vecchia, vuoto da oltre un anno e in attesa di recupero

Hanno tagliato le rose davanti alla Stazione vecchia, all’inizio di viale Mazzini. Quelle rose, variopinto annuncio di primavera, curate con amore per anni ma che avevano continuato a crescere anche dopo lo svuotamento del palazzo. Tutti trasferiti, gli inquilini, ormai da oltre un anno, in previsione di un recupero totale dell’immobile, di proprietà del Demanio militare. La parte impiantistica, ma non solo, ha bisogno di essere completamente ristrutturata per essere nuovamente destinata ad alloggi, a quanto pare di personale militare e delle forze dell’ordine. Ma per ora, a parte qualche sopralluogo, nulla si è mosso in concreto.

I portoni restano chiusi con il lucchetto, lo stato di conservazione della facciata e del muretto perimetrale è (da tempo) disastroso, in una zona ad alto transito anche turistico a due passi dal centro storico. Per dire, nella zona della fermata dell’autobus, sul marciapiede si trovano a terra, ormai da lunghi mesi, cospicue porzioni di intonaco. Abbandonate e ingombranti, senza che nessuno si sia preoccupato di ridare un minimo di decenza alla zona. E, sospettiamo, ma in caso contrario facciamo ammenda, senza che chi di dovere sia intervenuto per imporre la pulizia e il rapido ripristino dei luoghi, come sarebbe successo con un qualsiasi privato nelle stesse condizioni. Eppure si tratterebbe di un edificio dalla valenza storica, la prima stazione di Siena, che sul retro dovrebbe forse ancora nascondere (al di sotto dei giardini) le tracce dei binari che ospitarono i convogli, fino al trasferimento nell’attuale piazzale Rosselli.

L’operazione di recupero, prima o poi, si farà. E anche quella facciata ora così malmessa ritroverà un aspetto dignitoso e consono alla storia dell’edificio e alla sua rilevanza urbanistica.

Intanto hanno, giustamente, risistemato quello spazio verde rimasto senza cura, eliminando erbacce e cespugli vari. È sparito anche il ciliegio, che come ogni anno di questa stagione avrebbe ospitato merli affamati. E hanno tagliato anche le piante fiorite e le rose, che riempivano di colore questo angolo di viale Mazzini.

Orlando Pacchiani