Testa capitano dell’Istrice "Rinnovarsi in continuità"

Esordio da guardia fantino, per 11 anni mangino, ieri l’insediamento "In Contrada la sapienza dei vecchi conta quanto l’entusiasmo dei giovani"

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di Angela Gorellini

Una settimana di emozioni. Una giornata, ieri, di emozioni. Quelle stesse emozioni che Gianluca Testa, il neo eletto capitano dell’Istrice, vuole diano "un senso" al percorso che ha appena iniziato. "Spero di essere degno di questo incarico che mi onora - dice nel giorno del suo insediamento - e di regalare al mio popolo tanta felicità".

Nel ‘gioco’ del Palio non è certo un novellino: ha iniziato sul campo, facendo il guardia fantino. Poi per undici anni è stato mangino, con Andrea Franchi, con Stefano Berrettini, poi ancora con Andrea Franchi. Una scelta, quella di Camollia, quindi, all’insegna della continuità.

"Sì, della continuità, ma anche del rinnovamento - spiega Testa -: una miscela di vecchio e di nuovo, una caratteristica che mi contraddistingue anche nella vita. Credo che in Contrada la sapienza dei ‘vecchi’ sia importante quanto l’entusiasmo dei giovani. Dobbiamo investire nel futuro, ma guardando sempre al passato".

Nel momento in cui è diventato capitano dell’Istrice il suo pensiero è stato per ‘Macca’. "Massimo Frusteri è stato il punto di rifermento nella mia esperienza paliesca, un esempio da seguire. Tanti i messaggi che mi sono arrivati, tanti gli abbracci che mi hanno stretto, sia degli istriciaioli che non: mi hanno fatto tutti estremamente piacere. E’ bello vedere, in certi momenti, quante persone ti vogliono bene, indipendentemente dai colori".

Tanta la voglia di rivincita in Camollia. "E’ così - ammette Testa - e metterò tutto il mio impegno, tutta la mia forza e tutta la mia determinazione, come ho sempre fatto nella vita, perché il Drappellone torni da noi". Con la speranza che nel 2022 si possa pestare nuovamente la terra in Piazza. "Questa è la cosa più importante - afferma il neo capitano -: spero di poter esordire in questa mia nuova veste, significherebbe che si può correre il Palio. Dopo l’interruzione di due anni a causa della pandemia sarebbe fondamentale per la nostra Festa, per la città, per le Contrade, per i contradaioli, in particolare i contradaioli più giovani. Il Palio, alla fine, è l’essenza stessa delle nostre vite".

Per quanto riguarda lo staff di Gianluca Testa i tenenti sono Lorenzo Neri, Marco Parigi e Giuseppe Briganti, con Eugenio Giorgi aiuto mangino e il ‘veterano’ Stefano Laccagni rimasto per far crescere i giovani. "Cinque, come 5 è l’Istrice". Per quanto riguarda invece la stalla il barbaresco è Francesco Bossini, il vice barbaresco è Andrea Facchielli. Nello staff anche il giovane Francesco Lorenzini e Davide Porciatti.