FEDERICA DAMIANI
Cronaca

Tesoro di San Casciano dei Bagni Premio Fonteverde agli archeologi

Riconoscimento al direttore scientifico Tabolli, al direttore degli scavi Mariotti e a Salvi della Soprintendenza

Tesoro di San Casciano dei Bagni  Premio Fonteverde agli archeologi
Tesoro di San Casciano dei Bagni Premio Fonteverde agli archeologi

di Federica Damiani

Oltre trenta giovani archeologi, arrivati da tutto il mondo, hanno raccolto gli applausi del pubblico sulle note del film Indiana Jones, avvolti in un caloroso abbraccio all’interno di Piazza della Repubblica, a San Casciano dei Bagni. Il Premio Fonteverde, che si tiene durante la rassegna de La Terrazza, giunto alla terza edizione, è stato assegnato a Jacopo Tabolli, direttore scientifico del progetto, a Emanuele Mariotti, direttore degli scavi, e ad Ada Salvi, funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Siena, Grosseto e Arezzo, in rappresentanza del team internazionale che ha partecipato al progetto.

A intervistare i tre premiati la giornalista dell’Ansa Silvia Lambertucci, autrice dei servizi che hanno diffuso in tutto il mondo la notizia dello storico ritrovamento. Tabolli ha raccontato di come gli insuccessi della prima campagna scavi del 2019 non abbiano intaccato l’entusiasmo e la voglia di cercare ancora. "Quando siamo arrivati nei pressi delle vasche – ha detto – abbiamo percepito un paesaggio archeologico visibile nell’invisibilità. Quell’anno siamo riusciti solo a trovare un muro della seconda metà dell’800, chiaramente un insuccesso ma grazie all’accoglienza della comunità , oltre alla volontà dell’amministrazione comunale di andare avanti nella ricerca, non abbiamo mollato. L’anno successivo, poco distante, sono state rinvenute due colonne romane posizionate a dieci piedi di distanza e anche lì, sbagliando, abbiamo pensato si trattasse di un tempio intatto". Quando è stata scoperta la vasca e individuato il santuario con il primo putto "come in un parto podalico" con i piedini fuori dall’acqua, le sorprese non si sono più fermate in un susseguirsi di successi.

"Sono convinto che questo scavo è uno dei monumenti più importanti del mondo romano – ha diciarato Mariotti – e di tutto il Mediterraneo. Strutture simili si possono trovare in Turchia e Nord Africa. L’elemento su cui tutto ruota, 2300 anni fa come oggi, è l’acqua termale, sacra e salvifica". Salvi dice di essere arrivata a metà dell’opera ma di aver subito studiato i putti e gli infanti in bronzo. Il General Manager di Fonteverde, Piero Magrino, ha dichiarato soddisfazione nell’assegnare il Premio Fonteverde 2023 ai professionisti che hanno permesso di riscoprire il tesoro: "Siamo felici di valorizzare l’impegno e il talento nel campo dell’archeologia. Questo premio rappresenta un incoraggiamento per continuare nella scoperta dei nostri tesori sommersi e nel perseguire nella tutela del patrimonio culturale italiano". Grande emozione per la sindaca Agnese Carletti, che ha da sempre contribuito con determinazione alla riuscita del progetto.