Coronavirus. Terzo morto, Piancastagnaio piange Isoliero

Conti aveva 84 anni ed era figura di spicco della contrada di Voltaia. Il sindaco Vagaggini: "Ci hanno abbandonato, serve coraggio"

Il Sindaco Vagaggini

Il Sindaco Vagaggini

Piancastagnaio (Siena), 25 marzo 2020 - Terza vittima a Piancastagnaio, a causa del Covid-19. Si tratta di Isoliero Conti, 84 anni, che era ricoverato presso l’ospedale San Donato di Arezzo perché già affetto da gravi patologie nefrologiche. Pensionato, ex agricoltore in una cooperativa forestale, si è spento nella prima mattinata di ieri nel nosocomio aretino ed è stato sepolto nella stessa giornata, in forma strettamente privata, nel cimitero di Piancastagnaio.  

Dolore e sconcerto nella popolazione pianese, che in sei giorni perde tre suoi cittadini, benvoluti e stimati da tutti. Lo scorso 19 marzo infatti si era spento alle Scotte Giuseppe Conti. Il giorno seguente all’ospedale San Donato di Arezzo era deceduto uno dei fondatori della Confraternita della Misericordia di Piancastagnaio, Enzo Babbucci. Anche Isoliero Conti aveva partecipato alla vita sociale, impegnandosi dentro le associazioni storico-patronali. Negli anni Ottanta aveva partecipato alla ricostruzione del comitato per i festeggiamenti del patrono San Filippo Neri. Grande contradaiolo di Voltaia, aveva fatto parte dei consigli direttivi negli anni delle grandi vittorie bianconere. La contrada ha ricordato l’uomo con un affettuoso messaggio pubblico: "È un grave momento per la nostra contrada – ha detto il priore Valentina Menchini – dopo Giuseppe ed Enzo, anche Isoliero Conti. Non abbiamo più le parole per comporre e scrivere un necrologio". Commosso anche il messaggio del sindaco Luigi Vagaggini su Facebook: "Anche oggi è duro scrivere il nuovo aggiornamento. Comunico la scomparsa del concittadino Isoliero Conti. L’amministrazione esprime vicinanza alla famiglia, in questo momento di dolore così difficile da affrontare".  

E in serata il primo cittadino ha lanciato un messaggio ai pianesi sempre via social: "E’ dal 2 marzo che sono a Genzano dopo un incontro con Marco Conti. Non sono venuto a Piancastagnaio perché sono stato 14 giorni in quarantena obbligatoria. Non vi ho lasciato, sono stato sempre presente e l’isolamento mi ha fatto pensare". Vagaggini ha poi ricordato i tre pianesi morti negli ultimi giorni: "Sono momenti brutti, di dolore, di sofferenza per tutta la comunità. Il 25 febbraio feci l’ordinanza per chiudere le scuole – aggiunge –. Sono stato molto criticato, anche da altri sindaci, ma poi è scoppiato il caso della Pianese e la mia ordinanza ha evitato che la situazione degenerasse. Avevo chiesto alle autorità che si facessero i tamponi a più persone a Piancastagnaio, per prevenire il virus, ma mi è stato risposto che per legge i test si fanno solo su chi è sintomatico. Ci hanno abbandonato, non c’è stato aiuto per la nostra comunità che mostra amore verso gli altri con la produzione di mascherine". E infine con commozione: "Serve coraggio per uscire da questa situazione, ma presto ci rivedremo e faremo una grande festa".