Terapia intensiva neonatale. La ’culla’ dei bimbi nati prematuri

Dietro l’acronimo Tin c’è quel delicato reparto dove sono ricoverati i neonati venuti al mondo prima del tempo o critici per patologie alla nascita. Hanno bisogno di assistenza respiratoria e trattamenti intensivi.

Terapia intensiva neonatale. La ’culla’ dei bimbi nati prematuri

Terapia intensiva neonatale. La ’culla’ dei bimbi nati prematuri

"Siamo una TIN di 2° livello plus, una realtà unica nell’area vasta sudest per un’assistenza altamente specialistica al neonato prematuro o con problemi alla nascita", a spiegarci il delicato mondo della Terapia Intensiva Neonatale dell’Aou Senese è la sua direttrice, Barbara Tomasini. "Il nostro lavoro è basato sulla ’Family Centered Care’ – prosegue –, puntiamo cioè sulla relazione con la famiglia e sulla promozione della stabilità neurovegetativa motoria e comportamentale e dell’auto regolazione del neonato e siamo Centro NIDCAP, acronimo di newborn individualized developmental care and assessment program. L’accesso dei genitori al reparto è garantito 24 ore al giorno, con apertura settimanale anche ai nonni e ai fratellini. Siamo inoltre sede del trasporto neonatale protetto e ci prendiamo cura dei neonati fisiologici avendo in gestione tutte le attività del Nido, con riguardo alla pratica del rooming-in, in collaborazione con la Unità complessa Diagnosi prenatale ed ostetricia".

Volumi di attività del reparto?

"Nel 2023 la Uoc TIN ha garantito assistenza a 386 neonati, di cui 89 provenienti dai centri dell’area vasta Sud-Est mediante Trasporto neonatale protetto; 650 sono stati i neonati accolti subito dopo la nascita in rooming-in con le mamme".

Quali le collaborazioni all’interno della AouS?

"Effettuiamo consulenza e supporto nell’ambito della diagnosi prenatale, in collaborazione con il centro di medicina materno fetale, per la presa in carico delle coppie con gravidanza patologica con necessità di supporto multidisciplinare; collaboriamo con la Chirurgia pediatrica per l’assistenza pre e post-operatoria intensiva al neonato chirurgico e collaboriamo con la neuroradiologia nell’ambito del percorso interdipartimentale per la diagnosi e follow-up del neonato con asfissia perinatale.

Quali collaborazioni in area vasta?

"I neonati prematuri o con patologie nati in altri centri dell’area vasta vengono trasferiti da noi grazie al servizio di Trasporto Neonatale Protetto, con ambulanza dedicata e attrezzature e personale altamente specializzato. Il servizio è attivo h24. Dopo il completamento delle cure ad alta intensità, nel principio del riavvicinamento familiare, sarà possibile il rientro nei centri di provenienza a carico dell’ospedale di vicinanza della famiglia. Molto intensa e volta al consolidamento della rete d’area vasta per le cure neonatali è l’attività di formazione con l’area vasta su tematiche legate all’urgenza".

Come funziona la Banca del latte?

"La donazione volontaria del latte è un atto di amore semplice ma importante per la salute dei bambini più fragili. La nostra banca è certificata ISO 9001:2015, è punto di riferimento per l’area vasta SudEst ed è aperta tutti i giorni. Attraverso la Banca, il latte donato viene raccolto e conservato: i controlli periodici, per garantirne qualità e sicurezza, assicurano un’adeguata distribuzione ai bambini che ne hanno necessità".

Qual è il contributo nella formazione e nella ricerca?

"Partecipiamo a studi multicentrici in ambito neonatale, in collaborazione con società scientifiche nazionali e network nazionali ed internazionali. Coordiniamo l’attività di formazione nei Punti nascita dell’area vasta sugli aspetti della ’Golden Hour’, rianimazione e stabilizzazione del neonato critico, malformato e prematuro in attesa di trasporto neonatale protetto al fine di costruire un linguaggio comune ed una rete di cura per il neonato critico e la sua famiglia e svolgiamo attività didattica in ambito pediatrico-neonatale nel corso di laurea magistrale in Medicina, nella Scuole di Specializzazione, in differenti corsi della laurea magistrale in Professioni sanitarie presso l’Università di Siena".