Tentato omicidio fermo convalidato: "Più controlli"

Il GIP di Milano conferma il fermo dell'egiziano di 20 anni accusato di tentato omicidio di 4 pakistani. La Procura di Siena contesta altri reati, ma il castello di indizi è grave e corposo. Le forze dell'ordine svolgono controlli su migranti e lavoro al nero.

Convalidato dal gip Tommaso Perna di Milano il fermo nei confronti del 20enne egiziano che ha ferito, in due episodi diversi, quattro pakistani. Avvallata la tesi della procura di Siena che contesta all’uomo il tentato omicidio, peraltro senza che ci fosse una ragione specifica. C’è dunque un castello di indizi grave e corposo, tale da confermare la misura. Respinta invece per quanto attiene ai reati di lesioni aggravate e porto di armi ed oggetti atti ad offendere. L’egiziano, che risulta incensurato ed è difeso dall’avvocato Edoardo Federico Pisani, resta in carcere a San Vittore. Il procedimento sarà comunque trasferito per competenza a Siena.

"Come nel caso del delitto di Largo Sassetta c’è stata una risposta immediata – ha detto il questore Pietro Milone intervenendo sulla vicenda durante la conferenza stampa sui migranti in prefettura –, perfetta la sinergia fra gli uffici investigativi. Qui nessuno è geloso delle indagini". Osserva poi "che quanto avvenuto alla Caritas di San Girolamo è riconducibile ad uno screzio per futili motivi. Il fenomeno della migrazione non è solo di Siena ma mondiale, interessa tutte le città. Dove si creano sacche di disagio ci possono essere anche episodi riconducibili all’interno di una comunità di persone che vive nel disagio. Nessun retroscena delinquenziale. Questi migranti non hanno mai fatto del male a nessuno, a nessun senese è stato mai torto un capello". Conferma poi di aver innalzato il livello dei controlli, svolti congiuntamente alle altre forze "con un pattuglione straordinario che ripeteremo. Finalizzato ad individuare i luoghi della città dove c’è gente che dorme in strada e ad ideintificare chi eventualmente può essere sfuggito, cosa che mi sento di escludere". Il comandante provinciale dei carabinieri Angelo Pitocco, tornando al tema migranti sviluppato dalla prefettura, ricorda che l’Arma si è concentrata sul controllo dei siti produttivi e imprenditoriali grazie anche al Nil, dei cantieri forestali e delle attività agricole per rilevare eventuali sacche di lavoro al nero e caporalato. Nel 99% dei casi – svela – tutto regolare. Secondariamente abbiamo svolto con l’aiuto delle stazioni il censimento nei Centri di accoglienza per i migranti per evitare che vengano accolte persone che non hanno diritto a stare lì". Prezioso anche l’apporto della Finanza per i controlli sotto il profilo della situazione reddituale ed economica.

La.Valde.