Tenta di lanciarsi da un cavalcavia. Salvato da una ragazza e due agenti

Poggibonsi, la giovane ha dato subito l’allarme: l’intervento dei poliziotti ha convinto l’uomo a desistere

Tenta di lanciarsi da un cavalcavia. Salvato da una ragazza e due agenti

Tenta di lanciarsi da un cavalcavia. Salvato da una ragazza e due agenti

Voleva farla finita e stava per lanciarsi da un ponte. Lo hanno salvato tre "angeli": una ragazza che passava di lì per caso e due poliziotti. Teatro di questo episodio ad alta tensione iniziato in modo drammatico e finito, per fortuna, nel migliore dei modi, è una strada nelle immediate vicinanze del centro di Poggibonsi, via Pietro Nenni. Sono le 23,38 di martedì, in giro c’è poca gente.

Una ragazza che rientrava a casa proprio a quell’ora vede un uomo sul cavalcavia. E’ affacciato nel vuoto e sembra proprio intenzionato a mettere fine a suoi giorni. La ragazza ci parla e lo convince a desistere. Ma poco dopo l’uomo sale di nuovo sulla transenna del ponte. A quel punto la ragazza intuisce che non c’è più tempo da perdere e dà immediatamente l’allarme. Nel giro di pochi istanti arriva sul posto una pattuglia del commissariato di Poggibonsi, la cui nuova sede è a Salceto, a poche centinaia di metri dal ponte di via Pietro Nenni e questo ha velocizzato senza dubbio le operazioni di salvataggio dell’uomo, un sessantenne residente in Valdelsa. La scena che si presentata agli occhi degli agenti non fa che confermare la preoccupazione della ragazza. In effetti c’è un uomo arrampicato sulla grata della protezione del ponte, nel punto più alto e il rischio concreto che si lanci nel vuoto.

Mostrando doti da psicologi, nervi saldi e anche una grande capacità di trovare le parole giuste in una situazione avrebbe potuto trasformarsi in tragedia da un momento all’altro, gli agenti cercano di convincere l’uomo a rinunciare al disperato proposito. Ci parlano a lungo, lo calmano, riuscendo a fargli intravedere una speranza.

"Dopo un’attenta e lunga opera di mediazione – spiega la Questura di Siena – gli agenti sono riusciti a convincerlo a desistere dal gesto estremo. Il sessantenne ha spiegato loro in lacrime che alla base del gesto vi erano seri motivi personali a seguito dei quali era caduto in una profonda depressione".

Sul posto è stato fatto intervenire il personale sanitario che ha trasportato il sessantenne al Policlinico delle Scotte. Lieto fine, dunque, per una storia che all’inizio non lasciava presagire niente di buono. Un lieto fine scritto da due angeli in divisa e da una ragazza che, di fronte a quella persona in difficoltà, non si è girata dall’altra parte, ma ha avvertito prontamente gli agenti, che con sensibilità e parole appropriate hanno lenito lo sconforto del sessantenne, riaccendendo in lui la voglia di vivere.