MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Tartufi, approvata la legge Ma tra tante polemiche

Paris e Rosignoli, Pd: "Dopo anni di dibattito abbiamo trovato un equilibrio". Scaramelli, Iv: "Un’offesa al territorio". Berni, Cia: "Penalizzate le aziende".

Tartufi, approvata la legge Ma tra tante polemiche

di Massimo Cherubini

Approvata, a maggioranza, la legge regionale che modifica le norme tra attività privata (tartufaie) e libera caccia. Un deliberato che già prima di essere sottoposta al voto dei consiglieri regionali aveva fatto ’esplodere’ la polemica. Il vice presidente del Consiglio, Stefano Scaramelli, aveva preannunciato il voto contrario ritenendo la legge sottoposta all’approvazione assai "diversa, peggiorata, dal testo approvato dalla Giunta".

"La maggioranza – spiega Scaramelli – ha approvato una legge che offende, stravolge il territorio, le culture, le tradizioni della nostra provincia. Dalla prossima stagione avremo un massiccia presenza di cacciatori di tartufi che arriveranno da territori provinciali di altre province. Non rendendo la giusta attenzione a quanti si prodigano per la nascita dei pregiati tuberi".

Sullo stesso tema la lunga, dura, nota della CIA, la confederazione degli agricoltori diretti. "E’ stata approvata una legge – dice il presidente regionale Valentino Berni – che penalizza gli investimenti delle aziende agricole. E’ stata ignorata la richiesta di concertazione con le organizzazioni agricole". Lo stesso presidente polemizza con chi ha affermato, durante la discussione che ha preceduto il voto del Consiglio, che "il tartufo non viene ritenuto un prodotto agricolo, mentre anche il Piano di Sviluppo regionale della Toscana prevede misure specifiche per le tartufaie coltivate".

Con la nuova disciplina, e questo è il punto di fondo, vengono modificate le ampiezze dei corridoi di passaggio. Prima, tra una tartufaia e un’altra, doveva esserci un corridoio di almeno 10 metri di larghezza. Ora i corridoio dovranno essere larghi 50.

L’approvazione della nuova disciplina viene difesa da Anna Paris, componente del Pd della Commissione. "Dopo anni di dibattito abbiamo approvato una legge – sottolinea – che prende atto dell’evoluzione del mondo della cerca, raccolta e coltivazione del tartufo e soprattutto del fatto che il tartufo non è più prodotto spontaneo. Si sono ascoltate tutte le varie parti in causa, parti con interessi spesso contrapposti". "Essendo dei legislatori– spiega Elena Rosignoli, consigliera regionale del Pd – dobbiamo pensare a legiferare per il territorio vasto della Toscana e questa legge è riuscita a trovare un equilibrio. Oltre a venire incontro ai territori, non lede il lavoro dei tartufai e ha dato spazio a chi richiedeva una ricerca libera dei tartufi".