Tari, gli aumenti in consiglio. Le nuove tariffe per gli utenti

Per le quote domestiche, la parte variabile da 43 a 217 euro in base ai componenti

Tari, gli aumenti in consiglio. Le nuove tariffe per gli utenti

Tari, gli aumenti in consiglio. Le nuove tariffe per gli utenti

Approderà venerdì in consiglio comunale la doppia delibera per approvare prima il Piano economico finanziario ai fini del calcolo della Tari, poi le nuove tariffe modulate in base all’aumento stabilito dall’Arera. Un incremento complessivo del 4,9 per cento, ma che soprattutto per le utenze domestiche dovrebbe essere di importo minore, anche grazie a interventi con il bilancio comunale e contributi provenienti dal recupero dagli anni precedenti.

In totale il Comune di Siena dovrà versare a Sei Toscana 13.913.601 euro, ripartiti tra 4.789.817 euro di costi fissi e 9.123.784 euro di costi variabili. "Sulla base delle proiezioni effettuate e al fine di consentire un prelievo più equo e meglio rispondente alle aspettative dei cittadini – si legge nella delibera –, mitigando le rigidità imposte dal modello e perseguendo la perequazione della distribuzione dei costi inerenti il servizio di gestione integrata dei rifiuti, si prevede una attribuzione dei costi al 43,35 per cento alle utenze domestiche e al 56,55 per cento alle utenze non domestiche, in continuità con gli anni precedenti". E infatti, il totale per le utenze domestiche è di 6.031.155,07 e per quelle non domestiche di 7.882.445,93 euro.

Confermate le esenzioni per le situazioni di disagio economiche: le utenze domestiche con Isee fino a 6.500 euro, o le abitazioni occupate da una sola persona ultrasettantenne con Isee fino a 7.500 euro.

Il quadro delle tariffe: la quota fissa va da 1,0138 euro a metro quadro per la la famiglia di un componente a 1,450 a metro quadro per le famiglie di sei o più componenti. Per la quota variabile: 43 euro (e spicci) all’anno per le famiglie di un solo componente; 63 euro due componenti; 89 euro tre componenti; 113 euro quattro componenti; 141 euro cinque componenti; 217 euro sei o più componenti.

Per le utenze non domestiche, i calcoli sono sui metri quadri sia per la quota fissa sia per la variabile: il coefficiente più alto è per i banchi di mercato di genere alimentari (ma con una superficie ridotta), poi la categoria ’bar, caffè, pasticcerie’, quindi ’ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub’, ’ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza’, ’ipermercati di generi misti’.

Orlando Pacchiani