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Tanganelli, altro zucchino vincente "Una stella in ricordo di Silvia"

Il figlio di Tambus ha fatto quello indossato da Tittia. C’è anche una dedica

Il fantino galoppa sul tufo, portando con sé uno scrigno di sentimenti. E di ricordi della Contrada. Condensati dentro uno zucchino dove frasi, messaggi e simboli raccontano la storia di un popolo. Anche i lutti che l’hanno colpito. Era stato così nell’agosto 2007 quando vinse Scompiglio su Brento. Corse con la foto di Jacopo Alberti, giovane di Pantaneto scomparso in un incidente nel giugno di quell’anno. Ma anche nell’ultimo successo del Leocorno c’è una storia fatta di sentimenti raccontata dallo zucchino. Uscito dalle mani "di un artigiano – precisa Pierfrancesco Tanganelli, figlio del grande Tambus –, io non sono un artista". Che vanta un record: tutti gli zucchini dipinti utilizzati per la Carriera sono stati vittoriosi. Sì, anche quello di Pantaneto è uscito dalle sue mani dopo i due del Cappotto giraffino 1997, i due del cappotto della Lupa 2016, quello della Giraffa 2017, ancora la Lupa 2018. "Bisogna crederci fortemente in queste cose. Almeno provarci, il Palio è sacro e profano. A contattarmi per primo era stato Michele Burroni, vice economo. Lui il ’gancio’, poi ho parlato con priore e capitano", spiega Tanganelli. C’è una dedica nel suo zucchino proprio alla madre di Burroni, Luciana Periccioli, una di quelle figure preziose in ogni Contrada sempre pronte a dare una mano, scomparsa nel 2007.

E anche una stella dorata, ricordo della sorella di Alessandro Mariotti, Silvia, scomparsa a soli 42 anni. Nel 2020 fu eletto e la dedica fu proprio a lei che sarebbe stata orgogliosa di vederlo onorando. Ora vittorioso. "Avevo già finito lo zucchino, dovevo solo portarlo. Me l’avevano chiesto il 24 giugno, quando hanno la festa. Vado là, entro in chiesa e vedo il leggio a forma di stella. ’Guarda questo è il ricordo di mia sorella morta’, disse Mariotti. Ci ripensai e prima di Provenzano andai a mettere la stella. A luglio lo zucchino poi non ha corso per l’infortunio al cavallo (lo aveva comunque indossato Tempesta, ndr). Ad agosto sì e ha vinto", svela Tanganelli che aggiunge: "In gioventù avevo anche scatenato una scazzottata fra Giraffa e Leocorno ma mi hanno accolto in modo festante. Il Palio dunque va oltre".

Laura Valdesi