"Tagli e accorpamenti scolastici. A rischio almeno 15 scuole senesi"

Cassanelli e Gallo, Flc Cgil lanciano l’allarme in provincia: "La media di 900 o mille studenti a livello regionale condiziona il futuro degli istituti soprattutto in Valdichiana e in Amiata Valdorcia. Problemi anche di personale"

La segretaria della Flc Cgil di Siena Anna Cassanelli e il collega Rino Gallo

La segretaria della Flc Cgil di Siena Anna Cassanelli e il collega Rino Gallo

Siena, 24 febbraio 2024 - «A rischio il futuro di almeno 15 istituti scolastici della provincia". Arriva forte e chiaro l’allarme di Anna Cassanelli e Rino Gatto, Flc Cgil, che hanno presentato uno studio sui possibili effetti del dimensionamento della rete scolastica nel Senese: "La misura è stata inserita nella Legge di Bilancio 2022 che dal 2024 cambia i parametri dell’autonomia scolastica portando la media di 600 alunni (400 nei comuni di montagna) per ogni istituto a 900-1000 a livello regionale. La distribuzione della popolazione non è omogenea in provincia – si spiega –: l’area più in sofferenza è l’Amiata Valdorcia, seguono i comuni dell’area senese, escluso Siena, e la Valdichiana senese. La distribuzione della popolazione scolastica segue lo stesso andamento".

Dallo studio emerge il calo demografico: "Al momento riguarda la scuola primaria e lievemente la secondaria di primo grado – evidenzia Cassanelli – ma tra qualche anno riguarderà le superiori". E ancora: "In Amiata e Valdichiana si registra anche la maggiore percentuale di studenti non italiani, il che attribusce a queste aree un ulteriore grado di complessità. Vanno dunque utilizzati i giusti strumenti per trasformare le complessità in risorse".

Situazione critica anche per il tasso di abbandono scolastico: "Negli istituti tecnici il 25,5% dei ragazzi impiega più di otto anni nel percorso scolastico, senza conseguire il diploma, mentre nei professionali la percentuale sale al 43% – afferma Cassanelli –. Inoltre c’è da tenere conto del pendolarismo: in ingresso la maggiore provincia di provenienza è Firenze, mentre in uscita è Arezzo".

Il nuovo parametro di 900-1000 studenti di media regionale mette a rischio anche l’autonomia scolastica: "Nell’area senese 5 scuole su 9 sono sotto i 900 studenti, in Amiata Valdorcia sono 3 su 3, in Alta Valdelsa una scuola su 6, mentre in Valdichiana 6 scuole su 7 – prosegue Cassanelli –. Di qui la nostra preoccupazione, in particolare per l’IC Folgòre di San Gimignano, l’IC Federigo Tozzi di Chianciano e l’IIS Artusi di Chianciano Terme. Il timore più grande è che il dimensionamento si riveli un duro colpo per territori già fortemente in difficoltà.

Con gli accorpamenti di istituti più piccoli assisteremmo infatti anche a un taglio degli organici sia in termini di docenti che di personale Ata". E’ stato chiesto un incontro sul tema con il presidente della Provincia David Bussagli. Gallo critico: "La riforma del Titolo V della Costituzione fissa i livelli essenziali delle prestazioni e ne affida la declinazione alle Regioni, che decidono in base alle risorse. Così si privatizza l’Istruzione". Di qui il lancio della petizione online sul sito della Flc Cgil nazionale.