Tabucchi, l’ateneo non dimentica "Ha reso illustre la nostra facoltà"

Nel decennale della morte dello scrittore, ciclo di iniziative in memoria del professore. Ieri il nuovo incontro

Sono passate solo poche settimana dalla data cardine che segna l’undicesimo anniversario della morte di Antonio Tabucchi, l’immortale autore di ‘Sostiene Pereira’, e il Dipartimento di filologia e critica delle letterature antiche e moderne è determinato a onorare la memoria del grande scrittore che a lungo ha insegnato all’Università di Siena. L’incontro ‘Per un ritratto dell’artista da giovane: il primo Tabucchi’ si è tenuto ieri ed è stato il secondo appuntamento di un ciclo di iniziative a cadenza annuale cui l’università ha dato vita in occasione del decennale della scomparsa dell’autore. "La nostra idea è di fare ogni anno una lezione su Tabucchi, che è stato uno dei due grandi scrittori e intellettuali che hanno reso illustre la nostra facoltà. L’altro è Fortini, che già vanta un centro studi a lui dedicato nel dipartimento – ha spiegato il direttore del dipartimento Pierluigi Pellini ai numerosi studenti presenti in aula –. Ci sembrava giusto che anche Tabucchi fosse una presenza significativamente forte nei nostri lavori. Per questo abbiamo deciso di invitare ogni anno o un critico o uno scrittore a parlare del suo lavoro. Abbiamo iniziato nel 2022 con una lezione di Emanuele Trevi".

A condurre il seminario di quest’anno la professoressa dell’Università belga di Mons Thea Rimini, che ha proposto un intervento sulle prime prove narrative di Tabucchi. Ad essere chiamati in causa i suoi scritti fra il 1971 e il 1981, che vantano al loro interno capolavori come ‘Piazza d’Italia’ e ‘Il gioco del rovescio’. Grazie alla cortese disponibilità di Maria José de Lancastre, vedova di Tabucchi (presente in streaming all’incontro), Thea Rimini ha avuto accesso a una serie di materiali inediti.

Fra questi spicca il romanzo inedito ‘La bottega dei fischi’, di cui sono conservate due versioni, e che già contiene in nuce alcuni elementi del Tabucchi maturo, come la straordinaria capacità di creare un’atmosfera o dei personaggi in poche righe, talvolta anche non raccontando niente. Thea Rimini è stata anche curatrice di ‘Lettere a capitano Nemo’, un breve ed enigmatico romanzo cui Tabucchi si era dedicato per anni senza mai giungere alla sua pubblicazione, e che grazie ad un duro lavoro di ricomposizione di carte è uscito postumo nel 2022 per Feltrinelli. Gli studenti, i professori e i dottorandi presenti all’incontro si sono spesi in domande, lasciandosi trasportare dalle parole della professoressa Rimini.

Eleonora Rosi