REDAZIONE SIENA

Surgelati, risparmio e meno freschi "Tre spese al mese. Ma è dura"

Cosa mangia e quanto spende per la propria spesa uno studente universitario? Una domanda che potrebbe registrare risposte diverse, e sulla quale incidono fattori come tempo a disposizione, stato di salute, dieta, preferenze e costumi alimentari, senza sottovalutare l’importanza dei vari tipi di portafogli. Per capire quali siano le abitudini alimentari degli studenti senesi, è interessante farsi una passeggiata nei supermercati cittadini, e osservare i ventenni che si aggirano tra gli scaffali. Uno di questi, dopo aver pagato acconsente gentilmente a mostrarci il contenuto della sua busta, rigorosamente green. Si chiama Francesco, e pugliese, ha 26 anni e vive a Siena da sei. "Faccio la spesa almeno tre volte al mese – ci racconta -, la prima volta mi dedico alla base, cioè pasta e sughi, il resto vedo di volta in volta. Ma studio e lavoro, quindi non ho tanto tempo da dedicare alla cucina: preferisco prodotti pronti o veloci, spesso anche surgelati. Faccio molta attenzione alle offerte, anche risparmiare cinque euro può fare la differenza, e dove posso non rinuncio alla qualità. Mi mancano i prodotti tipici della mia terra, ma fortunatamente ogni tanto i miei vengono a trovarmi e mi portano qualcosa". Un tipo di spesa fotografato dal contenuto della busta: l’immancabile tonno in scatola, sughi pronti di ogni tipo, pesto, uova, qualche snack salato e dolce. Ma anche frutta e verdura, dalle buste d’insalata a zucchine e pomodori, seppur fuori stagione, a mele e banane, poi anche yogurt, latte, cereali, tutti rigorosamente con pochi grassi. C’è anche la carne (italiana e francese) e pesce congelato, oltre a qualche pacco di pasta. "Quanto ho speso? 34,60 euro, avevo qualche buono sconto da utilizzare. Cerco di mangiare più sano possibile, ma bisogna fare i conti con la realtà".

Andrea Talanti