La strategia nazionale di "qualificazione reputazionale digitale" è stato il tema affrontato ieri nella sala polifunzionale "Dario Neri" dell’azienda agricola "Suvignano" di Vescovado di Murlo. L’obiettivo della società, controllata da Ente Terre Regionali Toscane-simbolo delle confische alla mafia- è misurare a 360 gradi "la reputazione di aziende, enti e individui grazie alla valutazione di fatti e documenti tracciabili in ambito penale, fiscale, civile, lavorativo, di impegno sociale, studi e formazione. Lo scopo – si legge ancora- è quello di promuovere l’economia comportamentale ed evitare le infiltrazioni criminali. Il tema è stato affrontato, approfondito, arricchito di suggerimenti, alla presenza del prefetto di Siena, Matilde Pirrera, della presidente, facente funzioni, della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Firenze, Silvia Cipriani, e dell’assessore regionale Stefano Ciuoffo". Le verifiche che la società intende praticare approfondite, le verifiche sulle informazioni ufficiali rilevabili dai documenti e certificati forniti da quanti intendono avere rapporti, commerciali, di lavoro, con l’azienda che gestisce Suvignano. "Il rating reputazionale – spiega Giovanni Mottura, amministratore unico Società Agricola Suvignano – genera un ologramma immodificabile che si sostanzia in un passaporto reputazionale".
CronacaSummit a Suvignano Come evitare infiltrazioni criminali
Summit a Suvignano Come evitare infiltrazioni criminali
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