"Sui treni promesse non mantenute"

L’ira dei pendolari in una lettera: "Che fine ha fatto l’elettrificazione della Siena-Empoli? E i convogli ibridi?"

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"Dove sono andate a finire le promesse fatte?" Non è solo una domanda, quella dei tanti pendolari valdelsani della tratta ferroviaria Siena-Firenze, e non è nemmeno solo uno sfogo dopo l’ennesima settimana di passione: è la denuncia di chi ogni giorno è alle prese con le disfunzioni di una linea e di un servizio che fanno acqua da tutte le parti, si sente danneggiato e preso in giro. "Che fine ha fatto il raddoppio dei binari fra Granaiolo ed Empoli – prosegue la protesta –? E la sbandierata elettrificazione del tratto Siena - Empoli? Dove sono i nuovi treni ibridi annunciati a febbraio-marzo? Ormai quasi quotidianamente, noi pendolari siamo costretti a subire gravi disagi: si va dal ‘semplice’ ritardo di 5 o 10 minuti (sia all’andata che al ritorno) a ritardi oltre la mezz’ora per continui guasti, fino a cancellazioni e accorpamenti di più treni sui quali ci ritroviamo inevitabilmente ammassati come su carri bestiame. Siamo migliaia di persone che quotidianamente usufruiscono di questo serviziodisservizio e siamo esausti e furiosamente arrabbiati".

Oggetto dell’ira dei pendolari, Regione e Trenitalia, per le promesse mancate e gli adeguamenti annunciati e non fatti. "Questi due soggetti hanno dormito per almeno 20 anni, se non di più – attaccano i pendolari – tirando all’estremo materiale rotabile e linea ferroviaria obsoleti e assolutamente inadeguati per le attuali esigenze. Siamo esasperati, come lo sono altre migliaia di toscani che usano altre linee disastrate come la Siena – Firenze, presenti nella nostra regione. Urge un’azione immediata ed efficace, la nostra voce si deve far sentire e deve essere ascoltata".

Esigenza innegabile, anche per la riflessione generale sul sistema della mobilità di persone e merci, non solo della Toscana, a cui si estende la protesta dei pendolari della strada ferrata. "Se funzionasse a dovere – sostengono – il treno sarebbe un’ottima soluzione di mobilità comoda ed ecologica. In Toscana, poi, aiuterebbe moltissimo a snellire un’altra situazione disastrosa della nostra regione come quella delle strade, troppo spesso inadeguate alla mole di traffico, congestionate e malridotte. Basti soltanto pensare a quell’autentica Via Crucis a cui si deve sottoporre chi utilizza la strada di grande comunicazione Firenze - Pisa - Livorno".