Stupro di gruppo. Manolo Portanova, niente sospensione: torna in campo con il Genoa

Il giocatore ha fatto il primo allenamento con mister Gilardino. Non verrà sospeso dal Genoa.

Manolo Portanova

Manolo Portanova

Siena, 8 dicembre 2022 - Tanta rabbia, umore nero. I volti di Manolo Portanova e dei suoi cari, anche quello dei difensori che lo assistevano in tribunale, martedì dopo la sentenza di condanna con rito abbreviato a 6 anni per stupro di gruppo non avevano bisogno di interpreti. "Sono innocente", ha ripetuto il calciatore di 22 anni in forza al Genoa dopo il verdetto, identico anche per lo zio Alessio Langella. A mente fredda i legali – Gabriele Bordoni per il calciatore, Alessandro Betti e Paola Rubini che è anche vice presidente dell’Unione camere penali per Langella – decideranno le mosse. Entro il 6 marzo saranno depositate le motivazioni della sentenza dal gup Ilaria Cornetti.

E nei 45 giorni successivi, dunque entro fine aprile, potrà essere presentato il ricorso in appello. Perché il caso arrivi di nuovo davanti a un giudice passerà comunque un anno almeno, forse 18 mesi. Nel frattempo Manolo Portanova continuerà a giocare a calcio. Come sempre. Nessuna comunicazione ufficiale al riguardo dal Genoa. Che avrebbe comunque fatto approfondimenti con i propri legali e consulenti trattandosi di una vicenda che esula dalla giustizia sportiva ma è di competenza di quella ordinaria.

Di fronte ad una sentenza di primo grado, dunque non definitiva, non è possibile procedere ad alcuna sospensione. E’ un libero cittadino che ha diritto di svolgere regolarmente la sua attività. Portanova, infatti, ieri è tornato a Genova facendo il suo primo allenamento nel pomeriggio con il neo mister Alberto Gilardino. Per quanto attiene invece alla convocazione per le partite ufficiali scelgono club e allenatore.

"A prescindere dalle decisioni assunte dalla Società del Genoa che farà ciò che reputa opportuno – osserva l’avvocato Claudia Bini dell’Associazione ’Donna chiama Donna’, costituita parte civile – l’auspicio è che anche il calcio ne faccia tesoro. Che ci sia insomma una riflessione sul tema. E siccome il calcio giocato è importante nella formazione dei ragazzi e nella mentalità di chi questo sport lo guarda, che prenda le distanze da certi comportamenti senza sottovalutarli".

A febbraio intanto inizierà il processo per lo stupro di gruppo della studentessa senese nei confronti di Alessandro Cappiello, 25 anni, l’amico che aveva partecipato a quella notte di violenza, secondo il giudice. "Ho parlato con lui – conferma l’avvocato Antonio Voce che lo difende con Filomena D’Amora – , è sereno nel senso che sapeva bene che si trattava di un’udienza filtro. Che poteva arrivare una bella notizia oppure il rinvio a giudizio, com’è stato. Affronterà il processo con la tranquillità di chi ritiene di non aver commesso alcun reato". Il 21 febbraio si aprirà il dibattimento senza che siano ancora state depositate le motivazioni della condanna a 6 anni per Portanova e Langella.

La difesa Cappiello darà battaglia in aula e c’è da scommettere che convocherà tutti i testimoni di quella notte, fra il 30 e il 31 maggio 2021, quando si verificò la violenza di gruppo. Vista la risonanza mediatica che ha avuto il verdetto emesso dal giudice di Siena, non ci sarebbe da meravigliarsi neppure se il caso dello stupro diventasse tema di alcune delle trasmissioni d’inchiesta più arrembanti di Mediaset.