
Dall’America: "Steve is doing better every day!". Steve sta migliorando giorno dopo giorno. Steve è il cinquantenne turista americano che lo scorso 24 settembre stava trascorrendo un tranquillo pomeriggio al ‘Cantuccio’ di Castellina in Chianti, insieme ai suoi familiari, quando venne colto da improvviso, e grave, malore. Fu salvato. Per salvarlo, si mise immediatamente in moto una catena di profondo impegno, che vide in prima fila: Francesco Landi, trentenne castellinese Doc, titolare dello storico ristorante ‘Il Cantuccio’ nella centrale via Ferruccio proprio nel cuore antico del paese, il giovane staff del ristorante, un medico di passaggio in quel momento, un medico che faceva parte del gruppo di amici del turista dagli Staes, il medico ed i sanitari del 118 di Radda, il defibrillatore della vicina scuola, i familiari, i medici del Policnico delle Scotte di Siena dove il turista venne trasferito d’urgenza, la vicinanza successiva di tutti loro, i medici dell’ospedale americano dove il cinquantenne ha proseguito la degenza. Ripercorriamo il racconto del titolare del ristorante, Francesco Landi, per gli amici Bogart: "Erano due coppie; uno dei due signori si è sentito male, si è accasciato e ha chiuso gli occhi. Abbiamo davvero temuto per la sua vita. Abbiamo chiamato subito il 118, poi grazie a Dio davanti al locale è passato un medico che gli ha praticato un massaggio cardiaco. Gli altri tre che erano nel locale hanno chiamato persone del loro gruppo, tra loro c’era un dottore del pronto soccorso negli Stati Uniti, che si è subito prestato. Quando è arrivato il 118, ha detto loro delle medicine che il signore colto da malore prendeva, io traducevo. Sono stati attimi difficili, avevamo paura di non farcela". In quella serata di settembre lo stesso sindaco, Marcello Bonechi, si era congratulato con lo staff del ‘Cantuccio’. Siamo a questi giorni: a Landi arrivano messaggio e foto di Steve, il turista americano. E’ convalescente, sta meglio, sta migliorando ancora. "E noi lo aspettiamo volentieri a Castellina, nel cuore grande del Chianti". Un cuore che Steve - come ha fatto capire - non dimenticherà mai ringraziando tutti.