Tre forti rimbombi ad annunciare la scossa. Come portoni chiusi con un impeto superiore alla norma. Intorno alle 19,49 Poggibonsi ha vissuto attimi di paura per il terremoto. Una manciata di interminabili secondi per un evento sismico di entità leggermente inferiore rispetto al 28 giugno 2023 (allora la magnitudo fu 3.7, ieri 3.4), ma sempre capace, anche in questa circostanza, di creare notevole apprensione tra la gente.
Tutto ciò in seguito a un movimento sismico che ha avuto per epicentro le località a quattro chilometri a oriente di Poggibonsi (in sostanza, sulla base di quanto localizzato, tra Cedda e il castello di Strozzavolpe) e a una profondità di 8,3 chilometri. Il terremoto è stato avvertito in maniera nitida anche nella città di Siena e in comuni della provincia di Firenze contigui o confinanti con Poggibonsi. Ai Vigili del fuoco, almeno fino alla 21,30 di ieri, sono giunte alcune chiamate con semplici richieste di informazioni, non di interventi di verifica della stabilità o per segnalazioni particolari di pericoli o di criticità nell’area interessata. Niente di tutto ciò, come ha evidenziato anche il sindaco di Poggibonsi David Bussagli dai canali social nell’immediatezza degli eventi. "Non riferiti danni, ma panico per le persone", ha aggiunto dal proprio profilo facebook il presidente della Regione, Eugenio Giani.
In effetti i timori non sono mancati all’ora di cena, quando la terra ha iniziato a tremare in Valdelsa. Qualcuno ha raccontato di compact disc caduti dagli scaffali per via della scossa, altri di telefoni cellulari finiti di colpo sul pavimento mentre si trovavano in carica. Episodi considerati "minimi", eppure emblematici di uno scenario certo non frequente per la zona e per questo capace di suscitare ancora più allarme tra i residenti. Anche al distaccamento dei Vigili del fuoco di Poggibonsi dei Vigili del fuoco, alla caserma di Campostaggia, si sono rilevate telefonate "ordinarie" di cittadini. Allo stesso modo, nelle due ore successive alla scossa sismica, nessuna segnalazione, nonostante qualche scossa di assestamento, è giunta alla protezione civile nel quartier generale di via Alessandro Volta inaugurato mesi fa, quasi a fine novembre.
Paolo Bartalini