"Stati Uniti, Russia e altri 11 Paesi lavorano nella stazione spaziale"

Lezione dell’ex astronauta Nespoli: "In orbita siamo tutti uguali, con la stessa tuta"

"Stati Uniti, Russia e  altri 11 Paesi  lavorano nella stazione spaziale"
"Stati Uniti, Russia e altri 11 Paesi lavorano nella stazione spaziale"

L’astronauta Paolo Nespoli ha lanciato nello spazio il convegno a San Gusmè. Ex cosmonauta, oggi ingegnere e astrofotografo, Nespoli ha raccontato la travagliata esperienza che lo ha portato a lavorare in orbita sulla stazione spaziale internazionale, cogliendo l’occasione per lanciare anche alcuni importanti messaggi.

"Nazioni come Stati Uniti e Russia, insieme ad altri undici Paesi europei fra cui l’Italia, lavorano insieme alla stazione spaziale internazionale – ha detto Nespoli -. In orbita siamo vestiti tutti uguali, con la stessa tuta; cambia solo la bandierina cucita sul petto. Io mi fido degli altri e gli altri si fidano di me. Se riusciamo a farlo nello spazio, vuol dire che se ci mettessimo di buona lena, riusciremmo a farlo anche qui sulla Terra.

Nello spazio si capisce in fretta come lavorare in team porti, di solito, a raggiungere risultati maggiori. Perché, se si dividono i campi di azione e ognuno dà il massimo in quel campo, il risultato di solito va più in là di quello che uno potrebbe pensare di fare se lavora da solo".

L’intervento di Nespoli, ricco di aneddoti sulla vita nello spazio, è stato lo spunto per riflettere su come dalla ricerca spaziale provengano molte delle innovazioni che oggi sono di uso quotidiano. "La ricerca spaziale fa parte della ricerca di base, in cui si vanno a cercare cose che non si conoscono– ha spiegato l’ex astronauta -. Non si va a cercare un risultato specifico, si vanno a cercare delle conoscenze generali che poi ci serviranno per trovare delle applicazioni pratiche nella vita di tutti i giorni".

A ribadire l’importanza della ricerca è stato il rettore dell’Università Roberto Di Pietra. "Per poter innovare c’è bisogno di fare ricerca. La ricerca, prima di diventare innovazione, è ricerca di base e ricerca applicata – ha spiegato Di Pietra -. La tecnologia dell’Rna messaggero risale agli anni Sessanta dal punto di vista della ricerca di base. Quando è stata ideata non si sapeva neanche per quali usi avrebbe potuto essere importante. Quella tecnologia ha salvato la vita a molti di noi, aiutando a sviluppare vaccini per il Covid in meno di 18 mesi".

Eleonora Rosi