di Laura Valdesi
"Ladri? Meglio dire delinquenti". E’ la seconda volta in tre mesi che hanno ricevuto la visita dei malviventi all’azienda ’Detersundt’, nella zona industriale La Macchia a Sovicille. "Portarono via poche cose ma, sicuramente, notarono la cassaforte negli uffici. E sono tornati", spiegano. Spaccando e rovinando gli ambienti con picconi e persino un mazzuolo. Non è stato l’unico colpo messo a segno la notte scorsa in quest’area che, rivendicano le imprese finite nel mirino dei ladri, non è sufficientemente sorvegliata. "Andrebbero messe anche qui le telecamere come dopo i colpi a Pian dei Mori", rilanciano. I ladri sono entrati, ancora una volta, nella ’Nuova Cereria’, sempre in via Toscana a Sovicille.
Una storia incredibile quanto avvenuto la notte scorsa nella zona a cui si arriva dalla strada che da Ponte allo Spino porta ad Ampugnano. "E’ scattato nella notte l’allarme collegato alla vigilanza privata – raccontano alla Detersundt –, sono entrati dal cancello di via Toscana. E lo hanno legato con il filo di ferro a due giri per ostacolare l’arrivo di eventuali forze dell’ordine e del proprietario. Quindi si sono diretti sul retro dove c’è una scala che conduce alla porta degli uffici. E l’hanno aperta con i picconi, tre li hanno poi lasciati sul posto. Una volta all’interno, l’obiettivo è stato la cassaforte. Con un mazzuolo è stato spaccato il muro dove era incastonata, sfilandola e fuggendo". Per portare via il malloppo hanno anche fatto un buco nella rete. "Serve più sorveglianza", invocano dall’azienda.
Sullo stessa linea d’onda l’altra attività visitata dai malviventi, anch’essa per la seconda volta nel giro di breve: La Nuova Cereria. "In passato ci avevano portato via due biciclette lasciate da mio figlio in azienda. Grazie alla segnalazione di una persona che l’aveva notata e poi al passaparola, quella di minore valore è stata recuperata nella zona di Ponte allo Spino. Così quando stamani (ieri, ndr) siamo andati ad aprire l’attività e ci siamo accorti della confusione lasciata dai malviventi, lui è andato subito a verificare se, per caso, era stata lasciata lì la cassaforte. Potrebbe trattarsi di un luogo dove si fermano per selezionare la refurtiva gettando via ciò che non serve". Intuizione giusta: era lì. Tutto verrà segnalato ai carabinieri che controllano ma certo non possono essere presenti in un posto per l’intera notte.