Soprusi e violenze contro le donne Aumentano le richieste di aiuto

Poggibonsi: sempre più vittime rompono il silenzio e si affidano al Centro per una prima accoglienza

Soprusi e violenze contro le donne  Aumentano le richieste di aiuto

Soprusi e violenze contro le donne Aumentano le richieste di aiuto

di Marco Brogi

Rimane stabile il numero delle donne vittime di violenza, ma cresce, ed è incoraggiante, quello delle donne che rompono il silenzio e si affidano al Cav per una prima accoglienza. E’ la fotografia scattata durante i lavori del convegno sulla violenza di genere che si è svolto ieri all’Accabì di Poggibonsi e a cui è intervenuta la senatrice Valeria Valente, presidente uscente della Commissione parlamentare sul femminicidio e violenze di genere. Una iniziativa promossa dal Centro pari opportunità Valdelsa.

La lingua dei numeri ci dice che nel 2021 erano state 48 le donne che avevano chiesto aiuto alle forze dell’ordine e altre 36 quelle che hanno trovato sostegno e protezione nel Centro antiviolenza. Lo scorso anno, invece, le donne vittime di violenza che si sono rivolte a polizia o carabinieri sono state 47, mentre quelle prese in carico dal Cav 44.

Sono sempre di più, dunque, le donne che, superando blocchi e paure, contattano il Centro antiviolenza, una struttura che funziona, un porto sicuro per sfuggire e riprendersi dalla tempesta. Le statistiche a livello nazionale snocciolano numeri inquietanti: nel 2022 è stata uccisa una donna ogni tre giorni per il fatto di essere donna. "Dati che inchiodano a una grossa responsabilità – ha affermato la senatrice Valeria Valente, Pd –. La politica deve fare questo salto di qualità, capire che le norme da sole non sono sufficienti perché camminano sulle gambe degli uomini e delle donne che sono chiamati a a interpretarli e applicarli, e nelle loro capacità di analisi. Dobbiamo superare stereotipi e pregiudizi sessisti che purtroppo ancora sono profondamente radicati". "Il nostro territorio rivendica un lungo percorso di attenzione e di impegno per costruire strumenti utili per contrastare la violenza di genere – ha spiegato la presidente del Cpo Valdelsa Susanna Salvadori – Un percorso che si è avviato decenni fa con la nascita del Cpo e che nel tempo si è sviluppato ed evoluto attraverso una rete operativa sempre più forte e strutturata per la protezione e la messa in sicurezza delle donne vittime della violenza maschile. Una rete che si sta rivelando efficace e che coinvolge vari8 soggetti (Comuni, servizi socio sanitari, forze dell’ordine, autorità giudiziarie, ordini professionali) e del privato sociale (Donne Insieme Valdelsa e Atelier Vantaggio Donna). Ringraziamo la senatrice Valente per aver raccolto il nostro invito che consente di accrescere competenze e rendere sempre più efficace l’azione di contrasto e presa in carico delle vittime".