Sopralluogo sui cantieri della E78: "Tutto finito per la metà del ’26"

L’impegno della Regione e del commissario straordinario per il raddoppio della Siena-Grosseto

Sopralluogo sui cantieri della E78: "Tutto finito per la metà del ’26"

Sopralluogo sui cantieri della E78: "Tutto finito per la metà del ’26"

L’obiettivo è fissato per la metà del 2026 quando, se tutto procederà per il verso giusto, l’intero tratto della E78 tra Grosseto e Siena sarà raddoppiato. A confermare i dettagli del cronoprogramma Massimo Simonini, commissario straordinario per due degli ultimi tre lotti ancora aperti, che ieri ha accompagnato sul cantiere il presidente della Regione Eugenio Giani, con gli assessori Stefano Baccelli e Leonardo Marras, e i sindaci del territorio. "Abbiamo superato i principali problemi tecnici, prevediamo di concludere nel 2026 aprendo via via i tratti già finiti", ha detto Simonini. Una prospettiva che per il presidente Giani equivale a una boccata d’ossigeno dopo tanto attendere (il primo cantiere sul tratto Grosseto-Montorsaio fu aperto nel 2001): "La direttrice orizzontale che unisce il Tirreno all’Adriatico rappresenta un’innovazione fondamentale del sistema infrastrutturale nazionale. I benefìci ricadranno non solo su questo territori, ma su tutto il centro Italia". Certo, ancora la partita resta da completare, in particolare sul versante aretino. "Ma stiamo andando avanti con le conferenze dei servizi grazie anche alle procedure accelerate consentite dalla struttura commissariale – ha detto l’assessore Baccelli –, stiamo mettendo in campo le condizioni per finanziare le restanti opere". Che sono, appunto, i tratti aretini e il cosiddetto ’lotto zero’ che alle porte di Siena connette le direttrici verso Grosseto e verso Bettolle.

Intanto si fanno i conti su quanto ancora resta tra Grosseto e Siena: tre appalti per complessivi 340 milioni di lavori, suddivisi in 196 per il tratto Orgia-viadotto di Ornate, 35 per la galleria di Pari, 106 per il tratto breve Lanza-Civitella ma con una concentrazione di otto viadotti e due gallerie in meno di tre chilometri. "Già collegare Grosseto a Siena in sicurezza e ipotizzare di raggiungere Firenze in un’ora è un grande traguardo", ha detto Marras.

Restano alcuni inconvenienti da superare. "È un momento storico difficile per il reperimento di manodopera specializzata, ma stiamo lavorando con l’azienda per trovare soluzioni", ha sottolineato Serena Parisi, direttore dei lavori, che conteggia 40 operai sul cantiere quando ne servirebbero 140 per procedere a pieno regime. E poi la produzione di calcestruzzo: in assenza di aziende nei dintorni, si sta procedendo a realizzare al campo base un impianto di produzione, per il quale mancano ormai le ultime autorizzazioni.

"Questo è un territorio bello e delicato – ha sottolineato il presidente Giani –, è importante la sostenibilità con cui si sta procedendo nei lavori perché riesce a coniugare il risultato con la salvaguardia dell’ambiente". Giusto un anno fa, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini tagliò di fatto il nastro del lotto 9, che qualche settimana prima era stato l’ultimo a essere consegnato. Ora si inizia a intravedere la fine del lungo raddoppio.