PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Sondaggio sulla sanità: "Ai manager le soluzioni"

La riflessione sulle indicazioni emerse, dalla sanità territoriale alle Scotte. Enrico Tucci: "Strumento per far emergere opinioni e aspettative dei cittadini".

Il sondaggio sulla sanità locale è stato fatto online dal Comune di Siena

Il sondaggio sulla sanità locale è stato fatto online dal Comune di Siena

"E’ da sottolineare la quantità e la qualità del campione testato: oltre 2.000 risposte dei cittadini, per qualche quesito anche 2.300, metà dei quali laureati. Un campione particolarmente significativo se si pensa che qualche mese fa ad Arezzo per un analogo sondaggio ci si era accontentati di 500 persone", così l’assessore Enrico Tucci legge i ’messaggi’ mandati dal sondaggio sulla sanità effettuato dal Comune di Siena.

"Cosa ci hanno voluto dire i cittadini senesi - prosegue Tucci –? Hanno espresso una opinione forte, oltre che sulla necessità di maggiori finanziamenti per la sanità da parte di Stato e Regione, su tre temi in particolare. Con una importante maggioranza (60,5%) ci fanno sapere che pensano che la sanità senese non sia migliorata passando dalla USL a dimensione provinciale alla grande USL che unisce Siena, Arezzo e Grosseto; con una schiacciante maggioranza, sempre superiore al 95%, ci dicono che sono indispensabili maggiori investimenti per le Scotte, che ritengono necessario un potenziamento della Medicina territoriale, che paventano l’abbandono del nostro territorio da parte di professionisti sanitari capaci, ma non adeguatamente valorizzati. A latere confermano che l’argomento di cui chiedono di discutere è prioritariamente l’abbattimento delle liste di attesa. Ora sta ai manager della sanità e alla politica mettere in campo le soluzioni".

E, sempre sulla scia del sondaggio comunale, il segretario generale Cisl, Riccardo Pucci, torna ad incalzare Le Scotte: "Quando alle chiacchiere seguono i fatti, diventa difficile minimizzare. Il sondaggio ha fatto chiaramente emergere tutte le criticità percepite dalla nostra comunità. Sulle Scotte è chiaro ed evidente che le nostre preoccupazioni erano e sono fondate. E, come sosteniamo ormai da tempo, non ci sorprende la risposta data alla domanda che manca un benessere organizzativo all’interno dell’ospedale. Per questo auspichiamo, finalmente, un cambio di rotta che porti ad un atteggiamento equilibrato, umile e rispettoso volto all’ascolto ed alla collaborazione che ad oggi non sussiste".

"Sulla valorizzazione del personale - continua Pucci – ben il 94,6 % ribadisce che non viene valorizzato e i dati sconfortanti sono chiari e confermati con la richiesta di uscita di oltre mille dipendenti, senza addurre altre fantasiose motivazioni. Siamo convinti che al disagio dei cittadini lavoratori corrisponda l’insoddisfazione dei cittadini utenti. Diversamente a quanto detto, temiamo che se qualcuno non interviene in modo deciso, questa nave continuerà ad affondare senza scongiurare il naufragio".

p.t.