ANGELA GORELLINI
Cronaca

‘La mossa del cavallo’. Un messaggio d’amore

Presentata la mostra dell’artista Lidia Bachis, iniziativa culturale di ChiantiMutua. Il vice presidente Luca Brogini: "Evento rivolto ai giovani e al futuro" . .

Lidia Bachis davanti a una delle opere da lei realizzate per la mostra

Lidia Bachis davanti a una delle opere da lei realizzate per la mostra

Da una parte il bestiario del Palio, simbolo di una tradizione che i senesi custodiscono con amore e gelosia. Dall’altra la visione artistica di Lidia Bachis, "nutrita da decenni di ricerca su linguaggi del corpo e della memoria sulla simbologia dell’immaginazione". ‘La mossa del cavallo’ è qualcosa in più di una mostra: è una doppia sfida, quella dell’artista, chiamata a confrontarsi con i ricordi di bambina e un mondo, oggi, a lei lontano, e quella di ChiantiMutua Ets, che, allestendola, ha mosso il primo passo di un percorso culturale che guarda ai giovani e al futuro.

"Siamo un ente del terzo settore ma abbiamo come maggiore socio sostenitore la Banca – sottolinea il vice presidente di ChiantiMutua, Luca Brogini –. Siamo il tramite attraverso il quale l’istituto eroga contribuiti sul territorio. Da diversi anni il sostegno al Magistrato delle Contrade, ma anche alle singole Consorelle, ci permette di essere loro vicino, sia attraverso una sottoscrizione diretta, sia con un contributo all’editoria, che è un veicolo importante, per diffondere cultura. Siamo quindi particolarmente felici di aver organizzato la mostra di Lidia Bachis. L’artista si è avvicinata al tema dell’araldica, molto sensibile per noi senesi, in maniera delicata e con rispetto e anche con coraggio. Per chi nasce e vive sulle lastre, lo stemma della propria Contrada, non è solo una rappresentazione figurativa, ma un’immagine che si porta dentro per tutta la vita".

"La mostra – prosegue Brogini – è anche la dimostrazione di quanto ChiantiMutua sia pronta a organizzare iniziative culturali destinate ai soci: ne abbiamo quasi 20mila, e l’11 per cento sono under 35. L’idea, avuta con il presidente Mecocci già da un po’ di tempo, quella di far vivere questi spazi, bellissimi, valorizzarli, utilizzandoli non solo per attività di rappresentanza, ma con eventi culturali".

E’ emozionata Lidia Bachis. "Quando penso al Palio, penso alle mie estati di bambina, a Roma: mio padre accendeva la tv e guardava la corsa – sorride l’artista –. Nel momento in cui sono stata invitata a realizzare le tele, ho accettato con un po’ di timore. Poi però, studiando, approfondendo i miei ricordi, ne sono rimasta affascinata e ho messo da parte la paura. Ho cercato di metterci del mio, rimanendo nel solco di una tradizione ben definita. Ci ho lavorato tantissimo, giorno e notte, c’è stato anche un momento in cui avevo realizzato delle opere e le ho cancellate, perché mi sembravano troppo didascaliche. Ho poi trovato una linea e l‘ho seguita. Ora mi godo la città, bellissima, tenuta benissimo, sicura e spero di rimanere per il Palio". La mostra, curata da Giuseppe Simone Modeo, oltre agli stemmi delle 17 Contrade, presenta anche tre tele dedicate a Siena: ‘La mossa del cavallo’, opera che dà il titolo all’esposizione, ‘La storia di Giuditta’ e ‘Siena’, appunto.

A.G.