REDAZIONE SIENA

"Società della Salute, ora chiarezza". Fratelli d’Italia va in contropiede

Incontro pubblico degli assessori Giordano e Tucci: "I senesi pagano più dei residenti negli altri Comuni. Il sindaco di Siena ha il diritto di poter concorrere alle politiche regionali in materia di sanità".

Da sinistra l’assessore Giuseppe Giordano, l’assessore Enrico Tucci e il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, Bernardo Maggiorelli

Da sinistra l’assessore Giuseppe Giordano, l’assessore Enrico Tucci e il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, Bernardo Maggiorelli

Un confronto definito più volte "doveroso" sulla Società della Salute senese, al centro di polemiche da quando il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione all’assessore ai Servizi sociali del Comune, Micaela Papi. Dalla risposta sono emerse critiche nella gestione economico-finanziaria della SdS a cui ha risposto il presidente Giuseppe Gugliotti. Gli assessori Giuseppe Giordano e Enrico Tucci hanno fatto il punto in un incontro pubblico.

"Le risorse trasferite dal Comune alla SdS ammontano a circa 1,5 milioni di euro e sono quasi la metà dell’intero ammontare dei trasferimenti annuali – ha spiegato Giordano –. Ma non finisce qui, il Comune versa un altro milione circa per finanziare i servizi ‘aggiuntivi’. In questo modo la quota contributiva pro capite del Comune di Siena si alza". Quota che, secondo FdI, aumenta annualmente a 44,50 euro pro capite per i cittadini senesi, che finiscono per pagare di più rispetto ai residenti negli altri 14 Comuni consorziati. "L’indicazione di alcuni servizi come ‘aggiuntivi’ permette di bypassare il principio altrimenti fondamentale di parità di versamento tra gli enti consorziati. Inoltre, il Comune di Siena fornisce anche una parte patrimoniale di beni messi a disposizione – ha aggiunto l’assessore alla Salute –. Infine, ritengo che il sindaco debba poter partecipare alla Conferenza dei sindaci, per concorrere in modo diretto alla definizione degli indirizzi e delle politiche regionali in materia sanitaria e sociale. Noi vorremmo dire la nostra, ma non mi sembra ci sia interesse a far partecipare Siena alla definizione di queste politiche regionali".

Questione a parte quella che riguarda i contributi in conto di esercizio forniti dalla Asl Toscana sud est alla SdS a partire dal 2019, che hanno toccato lo zero nel 2023 e nel 2024 la vetta di 565mila euro. Da qui l’intenzione di andare avanti in un’operazione di ‘scavo’ e di ‘trasparenza’, che per ora ha portato alla stesura di un ‘libro bianco’ sulla SdS. "Il gruppo FdI nel prossimo consiglio presenterà un’interrogazione in merito all’andamento della cifra erogata dalla Asl toscana sud est – ha spiegato Tucci –, cercando di capire perché nel 2023 non è stato erogato alcun contributo e i criteri secondo i quali sono stati stabiliti i trasferimenti negli anni". Poi l’affondo contro il presidente Gugliotti: "Il 22 giugno ha detto che la Società della salute non è una banda di sbandati, ma non vorrei che pensasse che noi prendiamo per buono tutto quello che ci viene propinato".

Eleonora Rosi