PINO DI BLASIO
Cronaca

Sindaci e terzo mandato. Il braccio di ferro per i governatori complica la proroga

La premier Meloni ha tolto dal decreto l’articolo 4 sui Comuni sotto i 15mila abitanti. Il duello con la Lega per la ricandidatura di Zaia. In consiglio dei ministri potrebbe ritornare l’emendamento .

Sindaci e terzo mandato. Il braccio di ferro per i governatori complica la proroga

Bisognerà capire se la presidente del consiglio Giorgia Meloni vuole stravincere o se si accontenterà di aver ottenuto il candidato a presidente della Sardegna, rimandando la battaglia sul governatore del Veneto Luca Zaia. Perché il terzo mandato per i sindaci nei Comuni sotto 15mila abitanti, assieme all’abolizione dei limiti di mandato per i Comuni con meno di 5mila abitanti, è diventato il comma del decreto sulle elezioni, che potrebbe trasformarsi nel pertugio utilizzato dalla Lega e dal vicepremier Matteo Salvini, per ampliare la norma anche ai vertici delle Regioni. L’altra sera una manina da Palazzo Chigi ha ’cancellato’ l’articolo 4 dalla bozza di decreto che dovrebbe approdare nella prossima seduta del consiglio dei ministri. Gettando nello sconforto centinaia di sindaci pronti a ricandidarsi per la terza volta, 166 dei quali solo in Toscana, una decina in provincia di Siena, tra i 29 Comuni al voto.

"Spero che la settimana prossima arrivi in Consiglio dei ministri il terzo mandato per i sindaci fino ai 15mila abitanti perché bisogna solo ringraziare i sindaci che fanno i sindaci in quei Comuni sotto la soglia degli abitanti che prevedono le elezioni a doppio turno. Credo che porre un limite al mandato sia una limitazione della democrazia" ha ripetuto per tutta la giornata il ministro per le Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini.

"Noi parlamentari non abbiamo limiti, noi ministri non abbiamo limiti ai mandati quindi perché un governatore o un sindaco dovrebbe averne? Alla fine sono sempre i cittadini che decidono. Quindi per me è sempre meglio che siano i cittadini e non una norma nazionale a decidere da chi essere amministrati". Il riferimento all’estensione del terzo mandato ai governatori regionali è lampante. Ma sul tris di Luca Zaia in Veneto, che varrebbe anche per Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna, Vincenzo De Luca in Campania, Michele Emiliano in Puglia e Giovanni Toti in Liguria. Tutte Regioni che andranno al voto nel 2025. Ma Salvini vuole blindare Zaia e Forza Italia vorrebbe fare lo stesso con Toti. Bonaccini, De Luca e Emiliano sono problemi di Elly Schlein, anche lei restia sui tris.

Tocca al ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, staccare sindaci da governatori. "Il terzo mandato è un tema su cui si può discutere, ma ricordando che bisogna innanzitutto partire dai sindaci, perché è inimmaginabile prevedere un terzo mandato per un governatore di una regione di 10 milioni di abitanti e impedirlo a un sindaco di un comune di 10mila abitanti" ha affermato Ciriani.

Il blitz improvviso e le modifiche al decreto elezioni già portato nel precedente consiglio dei ministri, hanno scatenato fibrillazioni anche tra i sindaci pronti a ricandidarsi. In provincia sono Giuseppe Gugliotti a Sovicille, Fabrizio Nepi a Castelnuovo Berardenga, Giacomo Grazi a Torrita, Gabriele Berni a Monteroni, ma anche Andrea Marchetti a Chianciano, che il centrodestra e Fratelli d’Italia, sarebbero pronti a ricandidare. C’è tempo fino a martedì per reintrodurre la versione originale dell’articolo 4 nella bozza di decreto. Altrimenti ripartirà la caccia grossa ai candidati in tanti Comuni.