GUIDO DE LEO
Cronaca

Show al PalaEstra, 2.594 spettatori. Siena resta una capitale del basket

Un primato insuperabile per un derby di serie C, prova che la passione non dipende dalla categoria

Show al PalaEstra, 2.594 spettatori. Siena resta una capitale del basket

Show al PalaEstra, 2.594 spettatori. Siena resta una capitale del basket

Duemilacinquecentonovantaquattro spettatori. È il dato incredibile e per certi versi sorprendente dei biglietti staccati domenica sera per gara3 tra Note di Siena Mens Sana e Vismederi Costone. Il terzo atto della finalissima playoff che mette in palio un posto per la B Interregionale è stato visto dal vivo infatti da un numero impressionante di persone, dopo le prime due sfide giocate con la logica capienza ridotta del PalaOrlandi.

Senza dimenticare i trecento tifosi ed appassionati costoniani nel settore ospiti dell’impianto di Viale Sclavo, il pubblico mensanino ha risposto alla grande toccando numeri mai raggiunti dal momento della ripartenza dopo il secondo fallimento del 2019 (con l’esclusione dalla A2 dell’allora società gestita, si fa per dire, da Massimo e Filippo Macchi) e avvicinandosi se non agli anni d’oro a quello della B con Matteo Mecacci in panchina. In quella annata, 2014/2015, la Mens Sana targata Gecom (col supporto anche di Vismederi) centrò subito la promozione in A2 e in termini di attaccamento ed entusiasmo della gente non aveva molto da invidiare a quelle, super vincenti e scintillanti, degli anni immediatamente precedenti. Poi come detto alcuni anni di A2 in chiaroscuro con problematiche esterne più che tecniche che hanno portato al secondo naufragio in poche stagioni. Il progetto è ripartito sotto la guida di persone, il direttore generale Riccardo Caliani e l’allenatore e responsabile del settore giovanile Pierfrancesco Binella su tutti. Con la presidenza Frati chiamata a gestire anche il distacco dalla Polisportiva.

Dopo anni complessi un po’ per tutti e non solo nello sport, i quasi 2600 spettatori di domenica sera al PalaEstra rappresentano bene la passione di questa città per il basket. Un amore degno di quello di altre ‘basket cities’ come ad esempio Pesaro, Livorno, Caserta, senza voler citare la città della pallacanestro italiana per eccellenza, ovvero Bologna, che ovviamente al momento viaggia a livelli lontanissimi da quelli attuali senesi. Ma, numero alla mano, il dato dei presenti a gara3 è significativo anche se paragonato a categorie nettamente superiori alla C Unica girone toscano, perfino se rapportato ad alcune realtà dell’attuale massima serie. E’ dunque un dato di fatto che la passione sia tornata a divampare a cifre enormi e a risplendere grazie a questa annata di serie C di Mens Sana e Costone.

IUn attaccamento ritrovato e per alcuni mai sopito coinciso tra l’altro con una stagione in cui il duello tra le senesi di C è stato forte e leale. Il Costone ha giocato una annata impressionante come vittorie e prestazioni e grazie agli investimenti del presidente Montomoli è ad un solo passo dalla promozione in B Interregionale dove c’è già la Stosa Virtus. La speranza sarebbe quella di vedere tutte e tre le senesi (possibilità concreta) del quarto campionato nazionale a partire dal prossimo ottobre per dare vita ad altri combattutissimi derby che, come è il caso di quello attuale, fanno vincere prima di tutto la passione per il basket che a Siena cova da decenni.

Per i mensanini una ulteriore bella notizia: da domani la maglia celebrativa dell’ex capitano Tomas Ress sarà issata sul tetto del PalaEstra insieme a quelle di altre bandiere della Mens Sana come Mc Intyre, Stonerook e Ceccherini, a testimonianza di come passato e presente del basket si fondano in un’unica storia. Domani, infine, è in programma gara4 sempre al PalaEstra: il muro dei 2594 senesi (mensanini, costoniani, appassionati in generale della palla a spicchi) potrebbe essere abbattuto.