Sfonda la porta e picchia la vicina

La donna gli aveva detto di calmarsi. «Ti brucio», l'ha minacciata

 La donna aggredita  si è recata al pronto  soccorso (foto d'archivio)

La donna aggredita si è recata al pronto soccorso (foto d'archivio)

Colle Val d'Elsa (Siena), 6 aprile 2019 - Il vicino di casa può essere il migliore amico. Quello che per ogni necessità si attiva e a cui puoi chiedere l’aspirina, una bottiglia di latte quando la memoria ti abbandona ed i negozi sono ormai chiusi per rimediare. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia. Quella che spesso emerge nelle aule di tribunale dove approdano rapporti di vicinato a dir poco tesi. A volte si arriva anche alle mani. E alle minacce gravi. Come ha fatto un romeno di 41 anni che abita a Colle Val d’Elsa. E’ accusato di violazione di domicilio e di lesioni per aver messo le mani addosso ad una vicina di casa, sfondando la porta della sua abitazione. Ieri mattina il giudice Minerva si sarebbe dovuta pronunciare sulla vicenda però mancava un testimone e c’è stato un breve rinvio. A difendere l’uomo è l’avvocato Emiliano Bianchi.

Teatro della vicenda, avvenuta nel novembre 2017, è Colle. Secondo la ricostruzione della procura una delle sue vicine aveva sentito l’uomo urlare nel cortile del palazzo. Allora si era affacciata dal balcone invitandolo a calmarsi. Il romeno non ci aveva visto più. Era salito nella palazzina, riuscendo a sfondare con calci e spallate il portone d’ingresso, trovandosi faccia a faccia con la donna che aveva osato riprenderlo. Non si era limitato a questo, mettendo le mani addosso alla vicina. Una scarica di pugni sul braccio che l’avevano lasciata di stucco e poi costretta ad andare in ospedale a farsi refertare. Cinque giorni per guarire ma la paura che potesse andare a finire peggio era stata tanta. Anche perché il 41enne mentre tirava colpi alla porta della casa aveva minacciato la donna ed un’altra signora che si trovava con lei di «bruciarla» e di «ucciderla».