Sena Civitas con il centrodestra "Decisiva la presa di distanza da De Mossi e dal suo cerchio"

L’associazione ha deciso ufficialmente verso il ballottaggio dopo l’uscita dal Polo Civico Siena "Nei colloqui con Fabio abbiamo apprezzato volontà di cambiamento e amore per la città".

Sena Civitas con il centrodestra  "Decisiva la presa di distanza  da De Mossi e dal suo cerchio"

Sena Civitas con il centrodestra "Decisiva la presa di distanza da De Mossi e dal suo cerchio"

La decisione era ampiamente nell’aria, da ieri è anche ufficiale: Sena Civitas al ballottaggio appoggerà la candidatura di Nicoletta Fabio. La lista, che eleggerà un consigliere comunale si era staccata dal Polo Civico la scorsa settimana, dopo il voto. Ora la scelta che in caso di vittoria del centrodestra, al di là delle voci su ipotetici ingressi in giunta (si parla di Claudio Marignani o Pietro Staderini), sortirà un sicuro effetto: la maggioranza partirà da 21 consiglieri (più il sindaco) a 11, ampliando il divario previsto dalla legge con la maggioranza. In attesa di altre possibili evoluzioni. Di certo c’è domani la delegazione del Polo Civico incontrerà quella del centrosinistra, mentre con il centrodestra per ora ci sono stati contatti ma non sono stati fissati incontri ufficiali.

Sena Civitas ha motivato così la scelta: "Il nostro civismo e la nostra caratterizzazione, in linea con la scelta precedente, non potevano che guardare con favore alla candidata Nicoletta Fabio, nuova alla politica e quindi rappresentativa di una ’novità e di una forte discontinuità con il passato’. Punto determinante per noi la distanza politica, sua e della coalizione, dall’ex sindaco De Mossi, dal ’ricciarello magico’ e dai loro metodi di governo, che portarono, in epoca non sospetta, all’uscita di Sena Civitas dalla maggioranza".

L’associazione parla degli incontri con Fabio, nei quali "sono emerse determinazione e volontà di effettivo cambiamento di metodi e mentalità, unitamente a un indiscusso grande amore per Siena e per tutto ciò che rappresenta la sua storia. I presupposti del confronto sono stati gli aspetti programmatici e pari dignità politica". La scelta, si precisa, è stata presa in "un’affollata assemblea a larghissima maggioranza".