di Laura Valdesi
SIENA
La Selva ha confermato il capitano vittorioso nel Palio dell’Assunta 2019 con Tittia e Remorex, Alessandro Giorgi, ed eletto ieri il nuovo priore Benedetta Mocenni. La terza donna dal 1966 ad oggi a ricoprire questo incarico dopo Ginevra Chigi Zondadari Bonelli e, più di recente, Isabella Becchi Lorè. "Sia per il seggio che per il capitano il consenso è stato molto elevato, oltre l’80%", conferma il neo priore. Che avrà come vicario generale Lorenzo Lorè, figlio appunto dell’ex onorando Isabella, vicario all’amministrazione diventa Francesca Bartali mentre all’organizzazione resta Giulio Valenti. Il nuovo presidente di società è Jacopo Rugani.
Priore Mocenni, un bel risultato al termine di un percorso però particolarmente lungo.
"E’ vero. Un percorso che leggo come una necessità dei selvaioli di guardare avanti. Siamo una Contrada viva e al contempo esigente. Che ha voluto, in maniera democratica e partecipata, dire la sua non fermandosi alle proposte. E’ uscita allo scoperto, determinata. Giungendo, questa la mia convinzione, ad un’ottima soluzione".
Mocenni è un nome importante in Vallepiatta. Papà Flavio è stato priore dal 1985 al 1994 vincendo il famoso Palio di Vipera.
"Ha contribuito a scrivere la storia della Selva. A lui, che stasera (ieri, ndr) era insieme a me ad attendere l’esito dello scrutinio, va il ringraziamento per avermi insegnato a vivere questa splendida follia che è appunto la Contrada".
La cosa che le ha detto di cui fa più tesoro?
"La dedizione e il trasporto verso la Contrada è qualcosa che ti porti dentro e da cui non ti puoi liberare facilmente. Babbo mi ha però insegnato a guardare a volte con un certo distacco le cose per avere la giusta lucidità e serenità per valutarle. E poi io, come lui, sono una persona molto positiva. Serve perché, come ben sappiamo, non sono sempre rose e fiori".
Con la sua elezione continua la tradizione delle donne ai vertici nella Selva.
"Abbiamo avuto il primo presidente di società donna, capitane e appunto priori. Una donna mangino. Sì, non siamo nuovi a questi incarichi. Però sono conquiste ancora più forti perché sappiamo bene che al mondo del Palio e delle Contrade gli uomini hanno un approccio più facile. Fosse solo perché la donna ha la famiglia a cui pensare,oltre al lavoro".
A proposito di famiglia, lei lavora come geologo in Regione e ha una figlia selvaiola.
"Maria Vittoria ha 24 anni e con lei abbiamo condiviso tante belle gioie. Quanto al futuro impegno ho compreso bene, facendo il vicario di Stefano Marini, quanto era importante. Ma sono molto motivata".
Quale è l’obiettivo?
"Ripartire dopo un anno molto difficile per la Selva nel quale siamo stati in regime straordinario, in concomitanza con la pandemia che ha acuito le distanze e certe difficoltà. Ripartiamo con un seggio molto giovane, quasi completamente rinnovato a parte pochissime cariche. Il compito sarà guardarsi dentro, comprendere quali sono stati i problemi e rielaborarli in modo positivo. Anche la società è tutta nuova, confido che porterà idee e darà input all’attività".
Il Drappellone è ancora nell’oratorio: si farà la cena del piatto della vittoria 2019?
"E’ il nostro obiettivo, magari nella prossima primavera sperando che si possa svolgere come ci piace".
C’è anche da ripartire con le Carriere.
"La speranza è di tornare a viverle liberamente perché il Palio è una festa talmente particolare che si fa fatica a vederlo in maniera diversa. Cercheremo di farlo nel modo in cui lo amiamo" .