PAOLA TOMASSONI
Cronaca

La lectio di Cantone: "Trasparenza degli atti per dissuadere l’illegalità"

Il procuratore, ex presidente Anac, ieri all’Archivio di Stato "Un privilegio vedere le Biccherne, in un’istituzione che conserva la memoria".

Raffaele Cantone procuratore del Tribunale di Perugia

Raffaele Cantone procuratore del Tribunale di Perugia

La testimonianza storica delle Biccherne – spiegate da Giovanni Mazzini – e l’immenso patrimonio documentale dell’Archivio di Stato hanno fatto da sfondo alla seconda visita a Siena - dopo quella all’Università per parlare agli studenti della carriera in magistratura – di Raffaele Cantone, procuratore della Repubblica del Tribunale di Perugia, già presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Repubblica il magistrato ha tenuto un intervento su ’Trasparenza e accountability nella pubblica amministrazione’, davanti ad una platea di funzionari, dipendenti, operatori pubblici e di avvocati. E quale scenario più adatto dell’Archivio "che gestisce e custodisce la memoria storica degli atti pubblici" fa notare Cinzia Cardinali, direttrice dell’Archivio di Stato. "Qualsiasi atto amministrativo ha l’obbligo della trasparenza - inizia il prefetto Matilde Pirrera – e anche della comprensibilità, il cui riscontro è nella corretta applicazione".

La parola passa quindi al dottor Cantone, tornato in Procura dopo l’esperienza di Anac: "E’ stata un’esperienza fondamentale quella presso l’organismo che vigila sulle regole - ripercorre Cantone a margine dell’intervento –. In quegli anni sulla trasparenza degli atti è stato fatto tanto, oggi l’Italia si è fermata, è arretrata in termini di trasparenza. E la corruzione nella pubblica amministrazione non è stata sconfitta: è di qualche giorno fa la notizia di un sindaco in Campania arrestato. Per quanto mi riguarda sono tornato in Procura, convinto che il magistrato debba fare il magistrato".

"Gli Archivi possono far pensare a segreti celati nei documenti custoditi, invece rappresentano il primo momento della trasparenza, sono i luoghi dove è conservata la memoria storica di atti ed eventi pubblici - così il procuratore inizia l’intervento –. Parlerò oggi di trasparenza e di accountability. A partire dalla trasparenza, termine che non è del mondo giuridico, ma trae origine nella fisica: il significato sta nella capacità di un corpo di far passare la luce. Il concetto che ne deriviamo è quello della conoscibilità da parte dei cittadini del funzionamento della pubblica amministrazione".

E qui il procuratore cita Norberto Bobbio e la sua definizione di democrazia ’come un metodo per prendere decisioni collettive. Si chiama gruppo democratico quello in cui tutti partecipano alle decisioni direttamente o indirettamente’: "Il vero strumento di tutela del cittadino nei confronti di chi esercita il potere è la trasparenza - dice Cantone –. Il termine ’accountability’, sta per ’dar conto’: la responsabilità è il modo in cui i pubblici poteri esercitano il loro ruolo per terzi. Trasparenza e responsabilità sono inscindibili. La trasparenza è strumento fisiologico della democrazia di un Paese e allo stesso tempo dissuasore dell’illegalità".

Una battuta infine sul caso Garlasco: "Prova che l’esito di un processo può essere messo in discussione. Negativa è la spettacolarizzazione del processo". Paola Tomassoni