
Per la prima volta va all’Italia l’International Archaeological Discovery Award ‘Khaled al-Asaad’, il premio istituito dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in collaborazione con Archeo. A vincere l’edizione 2023 è la scoperta delle 24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana, riaffiorate dal fango a San Casciano dei Bagni. Risalenti a un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il I d.C., le statue sono state protette per 2.300 anni dal fango e dall’acqua bollente delle vasche sacre del santuario votivo insieme a monete, ex voto e iscrizioni latine ed etrusche. Il santuario, con le sue piscine ribollenti, le terrazze digradanti, le fontane, gli altari, esisteva almeno dal III secolo a.C. e rimase attivo fino al V d.C., quando, in epoca cristiana, venne chiuso ma non distrutto. Le vasche furono sigillate con pesanti colonne di pietra e le divinità affidate con rispetto all’acqua, per cui rimossa quella copertura è di fatto "il più grande deposito di statue dell’Italia antica".
Le statue, cinque delle quali alte quasi un metro, sono perfettamente integre e sono state realizzate con tutta probabilità da artigiani locali: effigi di Igea e di Apollo, oltre a un bronzo, mentre l’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda della sorgente ha preservato meravigliose iscrizioni in etrusco e latino incise prima della loro realizzazione. La scoperta rappresenta un modello di collaborazione tra Comune di San Casciano dei Bagni, che dal 2019 iniziò a finanziare lo scavo del Bagno Grande, ministero della Cultura, direzione scientifica dello scavo, volontariato locale e specialisti di ogni disciplina: dagli architetti ai geologi, dagli archeobotanici agli esperti di epigrafia e numismatica di diversi atenei del mondo.