
di Laura Valdesi
SIENA
"Non è che non mi vanno giù le contestazioni del Comune per il Palio di luglio. Io dico soltanto che da ora in avanti un fantino deve restare passivo senza fare niente di suo. Eseguendo quello che dice il mossiere", commenta Scompiglio una volta letti gli "addebiti di contestazione" dell’assessore delegato Giuseppe Giordano. Che, nel suo caso, riguardano da un lato "un’accesa discussione con il fantino della Tartuca", Grandine, in occasione della seconda prova. E dall’altro l’accusa di "aver ritardato per il Palio l’ingresso fra i canapi nonostante l’ordine all’interno fosse buono", si legge nell’ordinanza.
Scompiglio, partiamo dalle fasi della partenza.
"Non mi sembra proprio di essere stato lì 40 minuti senza entrare. Sarà stato giusto un attimo, poi non c’era la possibilità. Altrimenti diventa la rincorsa a chiamata e non è più Palio. Non si può insistere a chiamare una Contrada quando fra i canapi c’è la rivale, altrimenti dentro sono tutti pronti a partire. Ripeto, non è più Palio. Non c’è stata malafede da parte mia".
Nessun ritardo, dunque.
"Certo che no. La maggior parte del tempo non avevo davvero il posto per infilarmi, le Contrade erano tutte alte. Ed era mio diritto provare a partire anche se di rincorsa. Sennò lo sai cosa succede? La prossima volta faccio 100 partenze false e poi non mi contestano niente. Se però qualche cavallo si finisce in questo modo, pazienza".
Poi c’è l’"accesa discussione" con il fantino della Tartuca.
"Non posso immaginare di venire punito per aver cercato di togliermi di torno una Contrada. Se uno viene e mi monta addosso che devo fare? Ho agito per difesa, vesto un giubbetto e ho la responsabilità di tutelarlo. In caso contrario, una volta sceso poi qualcuno magari ti dice ’potevi anche stare a casa’. Faccio un esempio che non c’entra con il Palio ma rende l’idea: uno scende dalla macchina e ti dà uno schiaffo. Poi due, tre. Alla fine ti difendi. Così ho fatto io".
Presenterai memorie difensive?
"Guarda che qui non ci sarebbe da discolparsi di nulla. Non ho cercato niente e nessuno. E poi si sa che quando ci sono le rivali un po’ è anche così. Sennò eliminiamole e non se ne parla più. Se faccio qualcosa che non va bene è giusto essere punito, corro in Piazza da una vita, lo so a cosa vado incontro. E dico che non ho colpe".