
Scatta l’allarme sfratti. Sunia: "In un anno più che raddoppiati. Famiglie in difficoltà"
I numeri sono allarmanti e a rilanciarli, fonte ministero degli Interni, sono il sindacato degli inquilini Sunia e la Cgil: nel 2022, in provincia di Siena, le richieste di esecuzione presentate all’ufficiale giudiziario sono state 338 (+148,5 per cento) e gli sfratti eseguiti 110 (+161,9 per cento). "Si tratta prevalentemente di sfratti per morosità incolpevole, ciò mostra l’aggravarsi del disagio abitativo e la difficoltà che sempre più famiglie in affitto hanno nel pagare il canone", affermano in una nota Cgil e Sunia.
Un tema all’ordine del giorno anche per l’amministrazione comunale. "La prossima settimana – spiega Micaela Papi, assessore tra l’altro alle politiche della casa – convocheremo l’osservatorio territoriale, un tavolo al quale auspico la presenza di Camera di commercio, Azienda Dsu, organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini, sindacati, associazioni delle imprese di costruzione, associazioni studentesche, organizzazioni di categoria degli agenti immobiliari e la collaborazione di liberi professionisti". Obiettivo, aggiunge l’assessore, "affrontare un tema che presenta situazioni di emergenza, come denuncia il Sunia, arrivando a sottoscrivere un protocollo e proponendo situazioni concrete e strutturali, per esempio sugli alloggi a canone concordato, aspetto sul quale il Comune è al lavoro per proporre agevolazioni fiscali".
Oltre alla questione affitti (e Cgil-Sunia denunciano il mancato rifinanziamento dei fondi da parte del Governi), c’è il tema dell’edilizia residenziale pubblica."Anche nella nostra provincia – si osserva nella nota del sindacato – c’è una ristretta dimensione del patrimonio in affitto privato a costi commisurati ai redditi e l’offerta residenziale pubblica è insufficiente a coprire le condizioni di difficoltà di molte famiglie".
E proprio uno strumento come l’osservatorio potrebbe non solo monitorare il problema, osserva la sigla sindacale, ma anche "prevedere strategie per contrastarlo, come la ricerca di contenitori vuoti da poter ristrutturare e destinare a edilizia popolare e di alloggi volàno ad esempio per il passaggio da casa a casa al momento dello sfratto o per lavori di manutenzione sugli edifici".
Sull’edilizia residenziale pubblica, sfumato ormai l’intervento in viale Sardegna dove resta un’inutile rete a recinzione del cantiere mai nato, Papi osserva che l’obiettivo reale dell’amministrazione è ora "rendere disponibili i molti appartamenti che non sono disponibili perché in fase di ristrutturazione. Parliamo di circa cento alloggi che devono essere sistemati e nuovamente affittati. È questa la priorità, inutile impiegare ingenti risorse per costruirne di nuovi quando bisogna investire su un piano di manutenzione attraverso Siena casa e i fondi regionali".
A breve, nel mese di novembre, è già in cantiere una conferenza stampa con Fiaip per promuovere gli accordi territoriali in vigore dal primo settembre. E poi c’è attesa per l’osservatorio e le risposte che potranno arrivare.
O.P.