
La Torre a luglio aveva affidato il barbero Zio Frac a Gingillo
Siena, 17 novembre 2023 – Palio di luglio, i giochi sono fatti. La giunta comunale ha respinto tutti i ricorsi difensivi presentati da Contrade e fantini contro le proposte di punizione avanzate per Provenzano – mossa, tensioni sul palco dei capitani e dopo Carriera – dall’assessore delegato Giuseppe Giordano. Una riunione rapida, ieri mattina, durante la quale sono state confermate le sanzioni. Che diventano dunque definitive. Del resto, il trend degli ultimi tempi, seppure con qualche sfumatura, ha dimostrato che difficilmente il castello accusatorio formulato dall’assessore delegato alla giustizia paliesca viene smontato dai colleghi di giunta.
Dunque, la Torre ha avuto un Palio di squalifica per il pugno alle spalle dato da un contradaiolo a Tittia appena terminata la Carriera, mentre veniva festeggiato dai selvaioli. Inutile che Salicotto abbia ribadito che si trattava "di un gesto non premeditato, istintivo ed impulsivo commesso da un singolo originato dall’interpretazione delle fasi della mossa". Soprattutto non aveva turbato la Festa. Ma Giordano era stato chiaro: "Non sanzionare l’episodio risulterebbe una non adeguata valutazione del gesto stesso e soprattutto lascerebbe spazio al ripetersi di azioni analoghe". Sarà interessante analizzare le ragioni sottese alla decisione della giunta su questo caso quando le delibere, probabilmente fra oggi e l’inizio della settimana dovrebbero essere consultabili all’Albo del Comune. Nessun commento per adesso da parte della Torre riguardo alla squalifica. Ci sono del resto ancora le sanzioni per il Palio di agosto che vedono Salicotto rischiare un’altra Carriera di stop.
Chiocciola e Tartuca avevano fatto ricorso alla giunta contro le due censure a testa chieste da Giordano per loro, che restano invariate. Gli avvocati di San Marco e Castelvecchio non sono riusciti a scalfire le convinzioni del Comune relativamente al ’duello’ fra i rispettivi fantini, Scompiglio e Grandine, nella seconda prova con quest’ultimo per l’assessore colpevole "di aver fatto nascere fra i due un’accesa discussione". Né hanno fatto centro relativamente all’"alterco verbale" sul palco dei giudici fra i capitani Alessandro Maggi e Niccolò Rugani.
"Senza voler comprimere le emozioni di tutti i contradaioli, quale normale espressione di una Festa di popolo, l’assessore ritiene – si leggeva negli atti – che il comportamento dei capitani , soprattutto sul palco, debba essere di particolare sobrietà anche per le reazioni che altrimenti potrebbe innescare tra i popoli delle Contrade". Sul fronte dei fantini, la sanzione più pesante va a Grandine: un’ammonizione. Per quel suo aver abbassato il cavallo tra i canapi "per incontrare la Chiocciola facendo" nascere appunto fra i due una discussione, mentre Scompiglio ha preso due diffide perché, così sosteneva Giordano, "ha esorbitato rispetto alla condotta cui sono tenuti i fantini tra i canapi anche perché il comportamento di Grandine non si era comunque prolungato nel tempo".
Non ha convinto poi la tesi del fantino per cui rivendica autonomia a non entrare fra i canapi valutando il non corretto allineamento delle Contrade. Tittia e Brigante, come annunciato, avevano già accettato una diffida a testa per il comportamento fra i canapi, senza presentare memorie. In attesa delle delibere di giunta per Provenzano, si ultimano i ricorsi per l’Assunta che scadono il 20.