
San Gimignano e la storia. Il barbiere Ivo Pintucci è l’ultimo degli artigiani
Artigiani dentro le mura cercasi. Potrebbe cominciare così il racconto della San Gimignano del secolo scorso. Di artigiani e artigianato, mettiamola così, da porta a porta e vecchie strade laterali di questo mestiere e di popolari figure sono tutte sparite (o quasi) fra storia e memoria. E’ rimasta in piedi la solitaria bottega, come una mosca bianca, del barbiere Ivo Pintucci sulle lastre di via di’ mezzo in San Matteo dei nove barbieri dell’altro ieri. Che da un bel pezzo hanno tirato giù il ‘bandone’ e riaperto con botteghe e negozi per uso e consumo turistico. L’oggi e il domani che avanza inesorabilmente. Però la porta salotto del Pintucci dal 1969 è ancora aperta agli amici-clienti e ai turisti di passaggio. Meno male. "Fino a che le forze mi aiutano – risponde orgoglioso Ivo, rimango al mio posto con il grembio –, le forbici, il rasoio e il pennello per barba e capelli in questo mestiere imparato con tanta passione e volontà fin da bambino, ragazzo di bottega da ‘Galeno e Natalina’ da quando avevo i calzoni corti, con grande soddisfazione".
Quel ‘ragazzo’ del ‘48 ha cominciato così cresciuto da Galeno e dalla scuola barbieri di Empoli, ritorno dentro le mura e con soddisfazione le chiavi della sua bottega nel 1969. Da 55 anni non si è più mosso con la targa di fedeltà nel cinquantesimo anno di attività artigianale dalle mani del sindaco Andrea Marrucci. Da quel salotto culturale in attesa, fra un taglio e l’altro, si parla di chiacchiere fra sport, della ‘sua’ Juventus, politica in tutti questi anni di teste di capelli Ivo ne ha tagliate tante da perdere il conto. Facendo un passettino indietro nel riavvolgere il nastro degli artigiani spariti dentro le mura dal secolo scorso si comincia dal profumo dei trucioli dei falegnami, le forbici dei sarti che tagliava e misurava vestiti su misura, il suono del fabbro che batteva come un orologio svizzero sull’incudine il ferro rosso come il fuoco per ringhiere battenti,campanelle alle porte e via dicendo. Tutta roba, firmata dagli artigiani delle torri e sparita e rimasta nell’album di famiglia con fotografie in bianco e nero e qualcuna a colori, ingiallite dal tempo e dalla memoria. Di quella San Gimignano artigianale con il solo barbiere Ivo che resiste nonostante tutto.
Romano Francardelli