MedioEtruria, botta e risposta polemico tra la Toscana e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Dopo che la scelta per l’hub dell’alta velocità nel centro Italia è ricaduta su Creti, nel territorio di Cortona, la Regione Toscana ha manifestato tutto il suo disappunto: ’soluzione non idonea dal punto di vista tecnico’ gradita da Siena a trazione centrodestra e voluta dal ministro Salvini, e che ’strizza l’occhio alla prossima campagna elettorale della leghista Donatella Tesei per la riconferma alla presidenza dell’Umbria’, alcune delle posizioni sostenute da presidente e assessore regionale.
E Matteo Salvini ieri presente in Toscana per una visita sui cantieri dell’A1 tra Firenze sud e Incisa, non ci ha pensato un secondo a raccogliere la palla: "Il ministro opera su dati tecnici – ha detto Salvini – sono i tecnici che decidono anche qual è la soluzione migliore per le fermate dell’alta velocità. Non è che io ho un amico e per lui faccio l’uscita dell’autostrada o la fermata alta velocità. Magari negli anni passati, se guardiamo la cartina dell’Italia, di sicuro qualche scelta di questo genere, non meramente su un’analisi numerica è stata fatta. Oggi non è così, ogni scelta è stata ponderata e valutata proprio dai tecnici del ministero in collaborazione con quelli di Rfi".
L’assessore regionale, Stefano Baccelli era a pochi metri da Salvini in attesa delle dichiarazioni di rito sull’avanzamento del tratto autostradale, ma ha ribattuto anche sulla questione. "Sulla MedioEtruria – ha detto Stefano Baccelli – confermo che la scelta ci scontenta nel merito e nel metodo. I nostri tecnici sostengono che Rfi abbia errate valutazioni. Per questo abbiamo chiesto integrazioni e abbiamo dato suggerimenti che non sono stati per gran parte accolti. Contestiamo il risultato e lo facciamo sotto un profilo tecnico sia di analisi che di valutazione costi benefici. È sacrosanto che alla fine debba doverosamente decidere la politica. L’intervento ricade sul territorio toscano. L’articolo 81 Dpr 616 che prevede che anche se l’opera è statale la localizzazione urbanistica va decisa con la regione competente territorialmente. Da qui si passa, per questo la soluzione deve essere necessariamente condivisa dalla Regione".
In consiglio comunale, intanto, il gruppo Le Biccherne ha presentato una mozione sostenendo che la migliore scelta per la stazione dell’alta velocità sia Creti-Farneta. "È evidente che le decisioni politiche debbano seguire la logica dell’utilità pubblica e non solo scelte di parte – si afferma nella nota –. Possiamo capire l’insoddisfazione del sindaco di Arezzo, non capiamo invece quella del presidente della Regione Giani in merito alla scelta del Ministero. La stazione dei Creti-Farneta rappresenta un punto solido di investimento, di snodo e di facilitazione dei trasporti pubblici per tre Regioni: Toscana, Umbria e Lazio, che toglie dall’isolamento la città di Siena unico capoluogo di provincia della Toscana ancora oggi penalizzato dai collegamenti viari".
Sul tema già l’amministrazione comunale del capoluogo si era spesa a favore della soluzione Creti e nell’immediatezza della decisione del tavolo ministeriale avevano manifestato soddisfazione due esponenti Pd, la consigliera regionale Anna Paris e quello comunale Luca Micheli. Ora anche il gruppo civico di maggioranza Le Biccherne appoggia la decisione. "La stazione di Creti-Farneta consente alla città di Siena di uscire dall’isolamento e tornare ad essere attrattiva per gli studenti universitari, per le imprese, per il commercio e per il turismo".
Fabrizio Morviducci