MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Saluk il polacco espulso dal territorio italiano

All’uscita dal carcere di Siena, è stato accompagnato dalla polizia all’aeroporto di Linate. Ad Abbadia temono che possa ritornare

Saluk il polacco espulso dal territorio italiano

di Massimo Cherubini

E’ stato espulso dal territorio nazionale Saluk Marcin, il polacco che ha seminato paura tra i cittadini di Abbadia San Salvatore e di altri paesi dell’Amiata. E’ uscito dal carcere di Santo Spirito lo scorso 6 febbraio. Dopo aver scontato la pena inflittagli per resistenza a pubblico ufficiale -come ha rivelato l’avvocato Alessandro Betti difensore di Saluk - all’uscita dal carcere senese ha trovato la Polizia ad attenderlo. L’uomo è stato fatto salire, ovviamente dopo le procedure del caso, in auto ed accompagnato all’aeroporto di Linate. Destinazione Polonia, suo Paese di origine, dove deve, tra l’altro, scontare una condanna di cinque anni di carcere.

Ma verrà fermato dalle competenti autorità o tornerà, come ha già fatto in passato pur con una condanna sulla testa, in Italia? E’ questo il timore dei cittadini di Abbadia San Salvatore. Timore rafforzato dal fatto che la madre di Saluk è stata vista, dopo mesi di assenza, di nuovo in paese. Potrebbe essere un fatto casuale ma c’è chi teme che sia tornata in attesa di riabbracciare il figlio. Che, se rientra in Italia (cosa facile visto dopo essere sceso dall’aereo può salire su un pullman e tornare), rischia grosso. Questa volta il polacco, resosi responsabile di tante violenze, resistenze, ferimento di carabinieri, andrà incontro a un immediato arresto. Il decreto di espulsione, con diffida al ritorno, se violato fa scattare l’arresto. I cittadini, i rappresentanti delle istituzioni che hanno insistentemente chiesto di "fermare" un soggetto che ha creato tanti, troppi, problemi di ordine pubblico e della serenità del paese, sono fiduciosi. Sperano che il problema del polacco sia definitivamente chiuso.

C’è sempre il però dei precedenti. Salvo che, e questa sarebbe la notizia che farebbe stare tranquilli, Saluk non sia stato fermato dalla Polizia polacca per la pena, se la sentenza è definitiva, che l’uomo deve scontare. Intanto ad Abbadia San Salvatore, tra i tanti che hanno avuto a che fare con le violenze del polacco, l’attenzione è tornata a salire. I servizi dei carabinieri, già rinforzati negli ultimi tempi, sono, anche sul fronte del possibile ritorno di Saluk, particolarmente attenzionati.