Ruby ter e Berlusconi Processo (quasi) da rifare

Cambierà completamente il collegio, nessuna sentenza il 21 ottobre. Nuove conclusioni del pm Magnini e degli avvocati prima del verdetto

di Laura Valdesi

SIENA

Ruby-ter, la costola senese del processo è (quasi) da rifare dopo la sentenza relativa soltanto alla falsa testimonianza per il pianista delle serate di Arcore, Danilo Mariani. Due anni la pena decisa dal collegio presieduto da Ottavio Mosti. Pensare infatti di arrivare ad un pronunciamento entro l’anno per l’ex premier Silvio Berlusconi, che proprio con Mariani risponde di corruzione in atti giudiziari, l’udienza è stata fissata per il 21 ottobre, appare pressoché impossibile. Si andrà, ottimisticamente, alla primavera 2022. Forse oltre. Dunque a più di due anni dalle richieste di condanna per entrambi del pm Valentina Magnini.

Queste le prime valutazioni dopo il colpo di scena di giovedì quando è stato deciso di stralciare la posizione del pianista Mariani ma unicamente, come detto, per il reato di falsa testimonianza. Ciò di fatto ha reso fisiologicamente incompatibile il collegio Mosti con il prosieguo della vicenda giudiziaria in quanto si è già pronunciato. E ciò al di là del fatto che quest’ultimo probabilmente lascerà il tribunale di Siena a breve. Un nuovo collegio, dunque, dovrà entrare nei meandri di una vicenda complessa, che ha richiesto molte udienze prima di arrivare alla conclusione del dibattimento. Non si comincerà da capo, con l’escussione di tutti i testimoni. Ha ragione Salvatore Pino, che difende Mariani con la collega Lucia Fanny Zoi, quando cita una sentenza della Cassazione a sezioni unite che limita molto il rinnovamento dell’istruttoria restringendola ad elementi nuovi. Ma è chiaro che il collegio che subentra non sa nulla della vicenda. Gioco forza, viene da pensare, serviranno almeno alcune udienze prima che vengano nuovamente fatte le conclusioni da parte del pm Magnini e di tutti i difensori. Un iter dal quale non si potrà prescindere. Di qui l’allungamento considerevole dei tempi della sentenza.

Dopo l’ottavo rinvio dell’udienza senese e il quarto giorno di ricovero al San Raffaele, si erano rincorse voci di un peggioramento dello stato di salute dell’ex premier. Prontamente smentite ieri dal suo medico personale Alberto Zangrillo che in un tweet ha detto ‘Tutti i miei pazienti stanno bene. Fatevene una ragione". A trovare Berlusconi – che dovrebbe lasciare a breve l’ospedale – è stata poi la senatrice azzurra Licia Ronzulli: "Non è tempo di coccodrilli", ha tagliato corto spiegando che "chiunque non sarebbe allegro in ospedale". "A nome di tutta Forza Italia ho appena fatto gli auguri a Berlusconi", le parole del coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani.