Rubacuori, dieci anni dalla scomparsa dell’eroe

Gino Calabrò, fantino icona per tanti senesi, protagonista del mitico Palio della Pace

Il 26 maggio di dieci anni fa ci lasciava il primo eroe del dopoguerra paliesco, il grande fantino Rubacuori. Siena non dimentica i suoi idoli. In un periodo in cui nel mondo imperversa la guerra, a distanza di quasi ottant’anni, la città ricorda con passione il ’Palio della Pace’ e, nel decimo anniversario della scomparsa del grande protagonista, commemora con affetto Gioacchino Calabrò, detto Rubacuori. Racconta Luca Luchini che, giovanissimo, giunse a Siena per studiare lontano dalle severe regole familiari, convinto di poter conquistare il mondo, cosa che poi gli riuscì. Dotato di coraggio, furbizia, senso dell’onore, perché non infranse gli ordini della sua dirigenza fino a che non costrinse con astuzia l’avversario a venir meno per primo agli accordi, Rubacuori riuscì a coniugare la parola pace (celebrata nel Drappellone) con una ’guerra’ cittadina che sarebbe passata alla leggenda. La storia insegna che a entrare nel mito popolare sono eroi sfortunati, scomparsi giovani per difendere nobili ideali, vittime di nemici potenti. Rubacuori è l’eccezione che conferma la regola. Ardimentoso, di bell’aspetto, colto e sfrontato al punto giusto, resta nel cuore non solo dei dragaioli, ai quali regalò un sogno, ma di tutti i senesi.

Massimo Biliorsi