
E’ tornato al lavoro in Fises, il 1° luglio, il direttore generale Davide Rossi, dopo l’ordinanza di sospensione dall’attività di due mesi emessa dal Tribunale di Siena in seguito all’inchiesta, con ipotesi di corruzione, in cui è rimasto coinvolto insieme all’ad di Terrecablate Marco Turillazzi.
Intanto la Finaziaria Senese di Sviluppo ha deliberato, al 30 giugno, su 151 pratiche per un importo totale di quasi 8 milioni di euro. Fra queste ci sono ben 15 pratiche di sostegno a nuove attività avviate nei primi sei mesi dell’anno, per 857mila euro complessivi. Centrale è stato il lavoro sul plafond coronavirus che ha visto ad oggi 76 pratiche di sostegno per un valore già impegnato di quasi 3 milioni, su un plafond totale di 4 milioni. "Mi fa piacere sottolineare – è il commento del presidente Massimo Terrosi - che abbiamo sostenuto anche nuove attività in questa fase incredibile della nostra storia. E’ un segnale positivo: ci sono imprese che stanno aprendo. In questi sei mesi abbiamo fatto un lavoro eccezionale, viste le circostanze, sostenendo le imprese e il territorio".
Continuando l’esame dei dati, sull’attività ordinaria sono state effettuate 27 pratiche, per un totale di 2milioni e 725mila euro. Per quanto riguarda il plafond sull’imprenditoria giovanile e femminile, le pratiche deliberate sono 18, di cui 10 per nuove attività (607mila euro), per un valore complessivo di 1 milione e 150mila euro. Le pratiche relative al plafond liquidità invece sono 31 di cui 2 dedicate a nuove attività, per 1.082.000.
Analizzando il dettaglio per tipologia di intervento delle operazioni deliberate, da segnalare che 4 sono gli interventi per investimento effettuati, per un valore di 440mila euro; 29 gli interventi per finanza straordinaria per 2,7 milioni. Per quanto riguarda invece la distribuzione territoriale, il 52% degli interventi (4 milioni) è assorbito dall’area senese, il 16,82% dall’Alta Valdelsa (1,3 milioni), l’8,37% dei finanziamenti arriva in Val di Merse, il 7,79% all’Amiata, il 6,86% alla Val d’Arbia-Crete, l’1,22% al Chianti, il 6,24% alla Valdichiana. Per quanto riguarda i settori di attività, l’86,59% dei finanziamenti è stato assorbito dai settori artigianato, commercio e turismo, per un valore di 6,7 milioni di euro.