Rocca, arrivano le ’cure’ Stop alla caduta dei massi

Dopo lunghi anni di attesa, grazie ad 1 milione e 400mila euro dal Ministero in autunno partirà un intervento di messa in sicurezza del simbolo di Radicofani.

Rocca, arrivano le ’cure’  Stop alla caduta dei massi

Rocca, arrivano le ’cure’ Stop alla caduta dei massi

di Massimo Cherubini

Per la rupe della rocca di "Ghino di Tacco" a Radicofani in arrivo un importante intervento di consolidamento. Il Ministero dell’Ambiente ha finanziato un progetto per la messa in sicurezza dell’intera area della storica fortezza. Un milione e 400mila euro per l’esecuzione dell’importante progetto di messa in sicurezza dovuta alla caduta di massi (che hanno indotto alla chiusura di una strada e di due sentieri che conducono, se percorribili, alla rocca).

Dal 1990 nell’area, di grande valenza storico-turistica, non sono stati più eseguiti i necessari lavori di manutenzione. Laddove per contenere la caduta dei massi rocciosi erano state apposte reti di protezioni c’è necessità di ripristinarle, dalla parte che guarda verso l’Amiata, quella che nel corso degli ultimi anni ha creato problemi, si deve intervenire in modo radicale. Interventi complessi in un’area di almeno tre ettari difficile da sottoporre agli interventi di manutenzione. Non a caso nel crono programma dei lavori si ipotizza l’ausilio di un elicottero per consentire agli operatori di eseguire gli interventi. "Il finanziamento – commenta il sindaco Francesco Fabbrizzi- ci gratifica, lo abbiamo, ovviamente, accolto con grande soddisfazione. Ci consente- prosegue Fabbrizzi- di realizzare un progetto di messa in sicurezza di una importante area che il comune, con le sue risorse, non poteva fare. Si tratta di restituire alla rocca splendore anche nelle aree che la circondano, ma anche di dare sicurezza ai cittadini (la rupe da dove sono caduti i massi, e c’è la minaccia che ne cadano ancora, è quella limitrofe al centro abitato, ndr) e ai turisti che ogni anno salgono a visitare la storica struttura". Il finanziamento concesso è totalmente destinato alla realizzazione del progetto realizzato, come detto, dai competenti organi della Regione. Lo studio è fatto, ora prenderanno il via le procedure per la gara d’appalto. La speranza del sindaco è che i lavori possano partire (dureranno almeno un anno) agli inizi dell’autunno.