Roberto, la malattia e poi la rinascita: "Campione toscano di triathlon"

La storia di Bettollini: rivincita su una diagnosi forse affrettata ed una guarigione insperata. A 65 anni si laurea campione regionale nella categoria M6 per i nati tra il 1954 e il 1958.

Dalla prima corsetta, per la Sagra dell’Ocio di Montepulciano Stazione, all’Ironman di Nizza, uno dei più duri ed ammirati del mondo. Dalla "pancetta" e dodici chili in più degli attuali 64, ai 200 chilometri nuotati in piscina, 700 corsi a piedi, in campagna, e 3.500 pedalati su strada, solo durante il 2023. Una progressione compiuta in appena sei anni, quando già la lancetta dell’età puntava inesorabilmente verso i 65, da Roberto Bettollini, di Montepulciano, che si è appena laureato campione toscano di triathlon, categoria M6, per i nati, cioè, tra il 1954 e il 1958. La sua è una storia di sport ma anche di rivincita su una diagnosi forse affrettata ed una guarigione insperata. Dopo essersi laureato, nel 2009, vice-campione italiano UISP "cittadini" di sci, nello slalom speciale, improvvisamente Roberto – nella vita, informatico al servizio della sanità pubblica – comincia a vedere doppio dall’occhio sinistro. La diagnosi è diplopia, con perdita della prospettiva, la terapia impietosa: non c’è rimedio, deve rassegnarsi a convivere col grave disturbo. "Tignoso come sono, in tutto – racconta Bettollini – non ho però smesso di cercare una soluzione che ho trovato in un intervento chirurgico effettuato a Siena e che si è rivelato risolutivo. Ho reagito cercando una nuova sfida e, quasi per caso, mi sono imbattuto nel triathlon". Si tratta di effettuare, in sequenza, nella versione "sprint", almeno 750 metri a nuoto, in acque libere, 20 chilometri in bici e 5 a piedi, vince chi arriva primo, lo sforzo è notevolissimo. Gli inizi sono difficili, la specialità è massacrante, ma Roberto non molla, i progressi gli regalano motivazione. Si mette alla prova anche negli Ironman, a Nizza, a Klagenfurt, in cui le distanze sono di 3.800 metri a nuoto, 180 chilometri in bici e oltre 42, la classica maratona, a piedi, e che gli impongono 15 ore e mezza di gara, e giunge così alla trionfale stagione 2023. Nove gare, nove volte sul podio, piazzamenti che gli garantiscono il titolo regionale e la Coppa Toscana, risultato strabiliante per uno che temeva di dover abbandonare lo sport. "E’ stato un po’ come rinascere, ma sempre senza prendermi troppo sul serio" commenta il neo-campione. "Risultati così sono vitamina per il cervello, ti danno una carica di autostima importante; ma, proprio per l’età, è anche come recuperare una dimensione di gioco: e infatti ci sono agonismo e rivalità ma siamo tutti compagni, non nemici". "Il triathlon, l’ironman, sono progetti che occupano mesi, anni, e soprattutto alla mia età – conclude Bettollini – sono come "jolly" che devi giocare al tempo presente: dodici mesi che passano sono molti, una strada sempre più in salita, ed anche solo mantenere le stesse performance sportive richiede un allenamento ancor più minuzioso ed intenso".

Diego Mancuso