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’Rivoluzione’ Brunello a Montalcino: "A gennaio si presenta l’annata 2020"

Bindocci: "Lettura del vino di punta a un team esterno di esperti, che possono mutare a ogni edizione". Oggi Gorelli e Lonardi guidano il primo panel di degustazione alla cieca dei campioni già imbottigliati.

Il presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci sottolinea che si tratta di «un metodo che consente anche al territorio e alle aziende di fare comunicazione in modo identitario»

Il presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci sottolinea che si tratta di «un metodo che consente anche al territorio e alle aziende di fare comunicazione in modo identitario»

Manca un mese a "Benvenuto Brunello" (14 - 18 novembre) e sta per diventare operativo il nuovo metodo di valutazione delle annate, un sistema innovativo che va a cambiare il format che fino a ieri aveva caratterizzato l’anteprima del principe dei rossi toscani. L’annata presentata a Benvenuto Brunello non sarà più quella rappresentata dalla vendemmia appena conclusa ma quella che entrerà in commercio il prossimo gennaio, cioè la 2020. Per la prima volta un Consorzio lancia un progetto in più fasi (metereologica, analitica, sensoriale) che culmina con un panel internazionale di 8 Master of Wine (MW). Oltre al ritorno in presenza dei produttori, è questa la grande novità che riguarderà dunque il Brunello 2020 e la riserva 2019. Il sistema ideato tiene conto dei fattori di grande eterogeneità ed identità che caratterizzano la denominazione, unisce i dati oggettivi legati agli andamenti climatici delle diverse annate, le conseguenze che le stagioni hanno sul comportamento vegeto-produttivo della varietà Sangiovese e le sensazioni soggettive di un campione rappresentativo di degustatori per percepire e valorizzare le peculiarità delle diverse annate. "Per la prima volta, un Consorzio di tutela affida la lettura del proprio vino di punta anche a un team esterno di esperti, - dice il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci - che potranno cambiare a ogni edizione. Una innovazione che consentirà ai produttori di Montalcino di presentarsi sul mercato sulla base di un modello di valutazione solido e contemporaneo, che tenga conto del cambiamento climatico, dello stile attuale e dei trend di consumo del Brunello". Per questo progetto, il Consorzio si è affidato ai MW italiani, Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi e a Copernico, società ilcinese leader nell’ambito dell’high tech farming. "Questo modello, costruito e sviluppato per Montalcino, rappresenta uno strumento per meglio tracciare in modo contemporaneo l’elevata qualità, il continuo rinnovo stilistico della denominazione oltre che le sfide e gli effetti generati dal cambio climatico – commentano i MW Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi -. Un metodo che consente anche al territorio e alle aziende di fare comunicazione in modo identitario”. Oggi 15 ottobre, presso la sede dell’ente, Gorelli e Lonardi guideranno il primo panel di degustazione alla cieca dei campioni di Brunello 2020, già imbottigliati e pronti ad entrare sul mercato gennaio. Per questo esordio sono stati selezionati i MW: Madeleine Stenwreth (Svezia), Justin Knock (UK), Michelle Cherutti-Kowal (UK), Tracey Dobbin (Francia), Frank Roeder (Germania) e Philip Goodband (Usa). Presente al blind tasting anche il comitato di presidenza del Consorzio. L’analisi dell’annata sarà svelata a Benvenuto Brunello, sabato 16 novembre al Teatro degli Astrusi dopo il talk dedicato a ’Quale futuro per i Consorzi del vino’ (dalle 10.30).

Andrea Falciani