
"Ritiro l’Emma Villas senza palasport Non giocherò a Firenze o Chiusi"
di Pino Di Blasio
Tutti vorrebbero prendere tempo, aspettare una soluzione miracolosa, sperare che restando in silenzio, ci siano più possibilità di avere deroghe dal sindaco Nicoletta Fabio per utilizzare il Palasport di viale Sclavo per i campionati di volley e basket che stanno per iniziare. Ma l’unico risultato, finora, è un rinvio del verdetto. Ieri doveva esserci un incontro tra l’amministrazione comunale, supportata dai tecnici guidati dall’ingegner Paolo Ceccotti, e le tre società più interessate all’impianto, Emma Villas, Mens Sana Basket e Polisportiva. Ma Palazzo pubblico ha preferito far slittare l’appuntamento a domani.
In calendario ci sarebbero ulteriori sopralluoghi al PalaEstra, verifiche tecniche per studiare eventuali soluzioni ponte, come una deroga per una capienza limitata a mille spettatori, il pesante tabellone elettronico da rimuovere per non appesantire il tetto, il rinvio dei lavori più impattanti. E’ quello che spera Francesco Frati, presidente della Mens Sana Basket.
"Finora nessuno mi ha confermato che non potremo giocare al Palasport. L’incontro con il Comune di domani - spiega l’ex rettore dell’Università - servirà a indicare una soluzione per le società sportive. Il Comune sa bene quali siano le esigenze della Mens Sana e dell’Emma Villas, utilizzare il Palasport è l’unica possibilità per iniziare la stagione. La deroga per i campionati è una decisione che spetta al sindaco. I lavori all’impianto sono necessari, ma si potrebbe trovare un compromesso. Non abbiamo bisogno di un palasport per 5mila spettatori, ne basterebbero mille". La stessa cosa che vorrebbero i vertici della Polisportiva e dell’Emma Villas che parteciperanno all’incontro con l’assessore allo sport Lorenzo Lorè e i tecnici del Comune.
Cosa pensano dalle parti di Palazzo Pubblico? Il sindaco Nicoletta Fabio e l’assessore all’urbanistica Michele Capitani sono molto perplessi nel concedere l’ennesima deroga per i campionati 2023-2024. E altrettanto titubante sarebbe il dirigente dei lavori pubblici, Paolo Ceccotti. I soldi sono stati stanziati, i lavori di adeguamento del Palasport sono indispensabili per mettere a norma l’impianto. E i rischi per la sicurezza degli spettatori, anche con una capienza ridotta, sarebbero addebitati al sindaco. Per di più il braccio di ferro con il presidente del Siena calcio, Emiliano Montanari, reo di non aver fatto nulla per lo stadio Franchi, è una prova che la giunta Fabio vorrebbe risolvere la grana dello sport senese una volta per tutte. Ma i rinvii non servono a prendere decisioni.
Tocca a Giammarco Bisogno, patron dell’Emma Villas, spazzare via tutti gli indugi. "Ritirerò la squadra dal campionato di A2 se l’Emma Villas non potrà giocare al PalaEstra. Chiamerò la Lega e dirò che non parteciperemo al torneo. Non ci sono sedi alternative possibili. A Chiusi gioca il San Giobbe Basket e poi non posso fare il gioco di andar via e ritornare da dove sono partito. Giocare a Firenze costerebbe 8-10mila euro a partita, non possiamo permettercelo".
Tutto il business di Bisogno, dall’immobiliare che sta per quotarsi in Borsa al volley di alto livello, è focalizzato su Siena. "Abbiamo aperto un’agenzia in Piazza Matteotti - ricorda il presidente - tutti gli sponsor e i contatti sono concentrati in città, investono perché siamo a Siena. Penso che i sacrifici fatti e i soldi investiti meritino rispetto".
Giammarco Bisogno spera in una soluzione di compromesso. "Non accuso il Comune, capisco la situazione, non chiedo trattamenti particolari. Se non avrò il palazzetto non potrò giocare in A2, come ha fatto Bergamo. Ma loro lo hanno saputo prima, non a dieci giorni dall’inizio del ritiro. Non c’è più tempo per cercare altre soluzioni. Se iniziassero i lavori a marzo, potremmo individuare altre strade. Non c’è neanche il progetto per iniziare i lavori, una deroga anche a tempo e con posti limitati potrebbe essere accettabile".