REDAZIONE SIENA

Ritardi e rinvii per Covid Il Tribunale si è fermato

Quadro preoccupante dalla relazione annuale della Corte d’Appello "La sospensione delle udienze ha frenato la definizione dei procedimenti

di Roberto Borgioni

SIENA

Quasi un anno di Covid ha colpito duro non solo ospedalI, scuole, attività produttive ed economiche ma anche la macchina della giustizia, con un forte rallentamento registrato nell’attività del Tribunale di Siena. A dirlo la Relazione annuale sull’amministrazione della giustizia nel distretto della Corte d’Appello di Firenze, presentata ieri dal Procuratore generale Marcello Viola. Tra udienze saltate, cittadini costretti a restare a casa e avvocati di fatto bloccati, molti procedimenti sono stati rinviati, con relativo accumulo delle pratiche.

"L’anno in esame – è scritto nella parte di relazione dedicata al Tribunale di Siena – pur beneficiato degli effetti positivi derivanti dalla relativa stabilità dell’organico (alla fine del mese di luglio del 2019 ha ripreso servizio anche la dottoressa Giulia Capannoli, giudice civile già in astensione per maternità), è stato caratterizzato a far data dal mese di marzo 2020 dall’emergenza Covid 19; in particolare, la notoria sospensione dei termini processuali e dell’attività di udienza e la celebrazione, poi, pressoché generalizzata delle udienze da remoto (per quanto rileva in questa sede, sino al 30 giugno successivo), hanno comportato degli inevitabili ritardi nella definizione dei procedimenti. Il sostanziale empasse per gli ultimi mesi del periodo in esame (a causa della emergenza epidemiologica che ha comportato la chiusura o, comunque, la notevole riduzione delle attività professionali, e, prima ancora, impedito la stessa mobilità dei cittadini) si fa notare in questo ambito. Difatti le sopravvenienze sono, invero, minuzione nel settore del contenzioso ordinario e dei procedimenti di ingiunzione (ma anche nelle procedure esecutive), mentre aumentano, seppure di poco, i procedimenti cautelari".

Le relazione continua: "E’ notevole l’aumento del procedimenti sommari di cognizione (a conferma della maggiore consapevolezza nel foro che tale tipo di procedura consente in molti casi di raggiungere comunque l’esito voluto senza le lungaggini del rito ordinario); per quelle concorsuali si nota un notevole decremento delle istanze di fallimento e di concordati; positiva è la diminuzione delle controversie matrimoniali contenziose cui corrisponde specularmente un incremento di quelle consensualizzate. Il vistoso incremento dei procedimenti non contenziosi è falsato dal dato sicuramente errato del periodo precedente, Rispetto al passato si nota un sensibile decremento delle altre tipologie di procedimenti di volontaria giurisdizione (particolarmente evidente per le amministrazioni di sostegno). Il dato sul contenzioso ordinario conferma, purtroppo, l’interruzione per quest’anno del trend virtuoso nell’abbattimento delle pendenze e della diminuita produttività dell’ufficio, con la ricordata eccezione dei procedimenti sommari di cognizione i quali, esaurendosi in un numero ridotto di udienze, hanno meno risentito della relativa sospensione ernergenziale".

"Poco significative – aggiunge ancora la relazione ufficiale – le variazioni nelle procedure concorsuali. Si conferma la virtuosità del dato sulle procedure esecutive immobiliari (a differenza di quelle mobiliari che quest’anno cedono il passo). La rilevante definizione delle procedure in favore degli incapaci spiega il decremento delle pendenze sopra rilevato; rimarchevole anche per quest’anno è la riduzione delle eredità giacenti".