ANNA DUCHINI
Cronaca

Accordo a Chianciano. Stop a nuovi centri e lavori di pubblica utilità

Il Comune vara una nuova iniziativa per l’integrazione

Il Comune vara una nuova iniziativa per l’integrazione

Il Comune vara una nuova iniziativa per l’integrazione

Nessun nuovo centro di accoglienza, ma più integrazione e attività di utilità pubblica. È questa la linea tracciata dal Comune di Chianciano Terme, che ha approvato un accordo operativo con la Prefettura di Siena per consolidare la presenza dei migranti già ospitati nel territorio, evitando però nuovi arrivi o l’apertura di ulteriori strutture, che dovrebbero così restare 3 per una presenza stabile a 250 migranti.

Al centro il progetto di integrazione firmato dal Comune e affidato al Consorzio Chora, realtà toscana del terzo settore con esperienza nell’accoglienza. Il piano – dal valore complessivo di 20.650 euro, finanziato con fondi comunali – prevede attività educative, percorsi di socializzazione e impieghi a rotazione dei migranti in servizi di pubblica utilità: manutenzione del verde, supporto a eventi, piccoli interventi civici. Le spese includono 416 ore di coordinamento, 156 ore di gestione amministrativa, attivazione delle necessarie coperture assicurative per i volontari, oltre ai rimborsi per gli spostamenti del personale sul territorio. L’iniziativa è finanziata dal bilancio comunale, in base all’impegno già previsto con delibera di giunta del dicembre 2024, diventata adesso operativa. Non si tratta di lavoro retribuito, ma di attività volontarie regolamentate, pensate per facilitare la conoscenza del territorio e creare legami tra i migranti e la comunità locale.

La giunta Torelli ha così deciso di provare ad individuare un modello che aspira a trasformare una potenziale criticità in un’opportunità di crescita e collaborazione. Ad oggi però non è pubblico un altro dato e cioè quanti migranti, non ospitati nei Cas siano presenti nel territorio. Il presidente dell’Unione dei Comuni Edo Zacchei, nella sua recente risposta ad una interrogazione ha fotografato la situazione attuale dei Cas ed è Chianciano ad ospitare il numero più alto, seguita da Chiusi con 113, Sarteano con 66 e quindi Montepulciano con 49. Non ci sono Cas a Pienza, San Casciano dei Bagni, Torrita di Siena e Trequanda. Comunque il totale degli ospiti accolti è per la Valdichiana senese di 523. Ma il tema che sembra non trovare risposte è come intervenire su un fenomeno ancora più complesso, che si genera dalla dimissione dai Cas degli immigrati che si avviano a personali percorsi di integrazione e che creano in alcune delle nostre realtà, fra cui anche quella di Chianciano, delle situazioni di più complessa gestione e che alimenta precarietà e condizioni abitative improvvisate. Questo tema nelle politiche pubbliche resta un argomento di criticità e desta l’allerta dei cittadini.

Anna Duchini