Scoppia rissa in carrozza, il treno si ferma. I pendolari ‘soccorrono’ il personale

La Polfer blocca tre stranieri. Danneggiato il convoglio per Chiusi

Tre passeggeri litigavano e se le davano sul treno: è dovuta intervenire la Polfer

Tre passeggeri litigavano e se le davano sul treno: è dovuta intervenire la Polfer

Siena, 7 dicembre 2018 - Scene da film. Tre passeggeri – due donne e un uomo – che si accapigliano. Incuranti dei pendolari che affollano il treno delle 19.27, partito mercoledì sera da Siena e diretto a Chiusi. Volano le mani e viene rotto persino un oblò della porta interna. Finché la corsa non viene fermata ad Arbia dove, immobilizzati i protagonisti del parapiglia, arriva la Polfer e li prende in consegna. Mentre fioccano le proteste di chi è a bordo del convoglio e vuole tornare a casa velocemente. E la rabbia per un episodio inaccettabile. Che sicuramente costerà la denuncia alle donne e all’uomo, entrambi extracomunitari, sembra di origine nigeriana, per la rissa e per i danni al treno. Ovviamente anche per interruzione di pubblico servizio in quanto, come confermato  da Trenitalia, il convoglio ha avuto un ritardo di 38 minuti sul ruolino di marcia. E si stanno ancora valutando le conseguenze materiali del movimentato episodio.

Erano in tanti sul regionale ‘6919’ in partenza da Siena. Quello che riporta i pendolari a casa, soprattutto in Valdichiana ma anche ad Asciano. Tutto normale, chi ascolta la musica, chi guarda il cellulare. Poi tre persone si mettono a discutere. Animatamente. Un battibecco che si trasforma in parapiglia e colluttazione. Chi assiste alla scena spera che gli animi si calmino. Invece la rissa prosegue. Allora corrono a chiamare il capo treno che è una donna. E alcuni passeggeri la aiutano a dividere i litiganti, mettendo l’uomo da una parte e le donne dall’altra. In carrozze diverse. Intanto viene avvisata la Polfer e il convoglio si ferma ad Arbia in attesa delle forze dell’ordine. Persino il comandante Donato Sbrocchi sul posto, insieme ai suoi uomini. Stando al racconto di chi c’era, raggiunti poco dopo da un’altra pattuglia della polizia.

I tre sono stati fatti scendere e poi salire sulla macchina degli agenti per gli accertamenti in questura. Il treno è rimasto bloccato il minor tempo possibile ma, ciò nonostante, ha accusato quasi 40 minuti di ritardo. Quando la sera tutti hanno fretta di rientrare a casa, facile immaginare quanto malumore abbia creato questo ‘intermezzo’.