RICCARDO BRUNI
Cronaca

Risplende la vetrata del Ghirlandaio

Terminato il restauro voluto dall’Opera del Duomo, il tesoro d’arte tornerà visibile da mercoledì nella Cripta

di Riccardo Bruni

Un altro tesoro viene restituito al pubblico, grazie a un’operazione di restauro voluta dall’Opera della Metropolitana. Si tratta della seconda vetrata del Ghirlandaio, che da mercoledì prossimo sarà visitabile all’interno della cripta del Duomo, in un allestimento suggestivo che andrà a concludere il percorso espositivo di questo prezioso angolo del patrimonio senese. "A livello di arte del vetro – annuncia il rettore dell’Opera, Guido Pratesi – si tratta sicuramente di qualcosa di assolutamente eccezionale, che richiamerà a Siena un importante segmento della cultura e della storia dell’arte".

L’intera vetrata, pensata inizialmente per una bifora, è composta da tre parti. In un lato lungo sono raffigurati San Francesco, Sant’Antonio da Padova e San Biagio. Nell’altro lato lungo ci sono San Bonaventura da Bagnoregio, San Bernardino da Siena e San Lodovico. C’è poi un tondo che raffigura il Cristo. Uscita dalla bottega di Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio, uno dei protagonisti del Rinascimento fiorentino nella seconda metà del Quattrocento, l’opera è arrivata verso la fine dell’Ottocento a Colle Val d’Elsa e in tempo più recenti è stata ceduta all’Opera della Metropolitana. Un intervento di restauro alla fine degli anni Novanta e poi nel 2001, a opera di Camillo Tarozzi.

La scelta, in tempi più recenti, era tra rimetterle tutto al loro posto oppure ‘musealizzarle’, esporle cioè in una struttura museale. La seconda ipotesi è quella che ha portato alla collocazione attuale, alla quale si è giunti dopo un nuovo intervento di restauro, curato da Angela Nenci e Caterina Pavolini della vetreria La Diana, che si è concluso lo scorso anno. Grazie all’interessamento dell’Opera, quindi, adesso il pubblico potrà tornare ad ammirare questo raffinato pezzo di storia dell’arte. "Abbiamo deciso di sistemarle nella cripta dove si fanno le mostre – spiega Pratesi – per consentirne l’esposizione. Il turismo di qualità riscopre Siena, una città che ha un grande patrimonio artistico".

L’inaugurazione è stata fissata nei giorni immediatamente successivi al ponte di Pasqua, ma già dalla prossima settimana attirerà sicuramente i primi visitatori. Siena può davvero puntare sul suo patrimonio artistico, che soprattutto in questa stagione diventa una risorsa di primo piano, non solo per il tessuto sociale e culturale della città, ma anche per il turismo che è in grado di richiamare, andando a incidere quindi anche sul tessuto economico soprattutto del centro storico.